La Nuova Sardegna

Una mareggiata ha inghiottito il cetaceo

di Angelo Mavuli
Una mareggiata ha inghiottito il cetaceo

Aglientu, il mammifero di cinque metri e mezzo è stato trascinato in alto mare dalle onde

19 marzo 2018
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AGLIENTU. Il cetaceo spiaggiato sabato pomeriggio a Monti Russu, un gigante di cinque metri e mezzo per un peso di circa due tonnellate, ieri alle prime luci dell’alba è stato risucchiato in mare da un violenta mareggiata. Dopo alcune ore, durante le quali la sagoma del cetaceo, ha ballato con le onde in compagnia di alcuni serfisti, il cetaceo è diventato un piccolo punto all’orizzonte sempre meno visibile. La notizia del ritorno in alto mare del cetaceo è stata data ufficialmente ieri mattina da Giancarlo Muntoni, capo dell’Ispettorato Forestale di Tempio che sabato aveva attivato la stazione di Luogosanto. In quella circostanza i forestali, agli ordini dell’ispettore Francesco Pruneddu, avevano immediatamente attivato tutti i protocolli necessari ai rilievi dei veterinari e degli specialisti, giunti sul posto nel giro di poche. In attesa dei risultati dell’autopsia del cetaceo, che avrebbero dovuto avere luogo nella mattinata di ieri, sul posto erano giunti anche il veterinario Daniele De Nurra del Crama, del Centro recupero animali marini dell’Asinara e Luca Bittau, ricercatore, Presidente della “Sea me Sardynia”, gruppo di biologi marini che si dedicano allo studio ed alla conservazione dei cetacei e delle biorisorse marine del Mediterraneo. A Monti Russu avevano operato anche diversi studenti della Facoltà del dipartimento veterinario dell’Università di Sassari. Sullo spiaggiamento del cetaceo, sabato, subito dopo il ritrovamento era intervenuto anche Antonio Tirotto, sindaco di Aglientu, che dopo avere informato dell’accaduto il consiglio di amministrazione dell’Unione dei Comuni, ha rilasciato anche alcune dichiarazioni: «Spero che il Corpo Forestale, con l’ausilio dei biologi, riesca a determinare le cause dello spiaggiamento e della morte del povero cetaceo. Mi auguro che quanto accaduto la mammifero non sia riconducibile all’uomo. Anche se – prosegue Antonio Tirotto – ho l’impressione che qualcosa non torni». Il sindaco non aveva aggiunto altro sulle sue perplessità in attesa dei rilievi che invece non avverranno per colpa della mareggiata che ha trasciato al largo il cetaceo.

Il primo cittadino aglientese però, sempre sabato, sottolineando le sue perplessità sulle cause dello spiaggiamento, aveva anche ricordato che non a caso, già dall’agosto 2016 e alla presenza dell’allora Ministro all’ambiente Galletti, Aglientu, durante una cerimonia ufficiale, aveva aderito al progetto del Santuario dei Cetacei: «Un programma di protezione e tutela delle specie marine che vede coinvolti il Principato di Monaco, la Liguria, la Toscana e la Sardegna».

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