La Nuova Sardegna

Abbanoa, controricorso della giunta

Abbanoa, controricorso della giunta

Il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge sull’Egas

21 marzo 2018
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CAGLIARI. La Regione è sicura di aver ragione sul numero delle azioni che deve continuare ad avere nel capitale sociale di Abbanoa, il 20 per cento, e anche sulla deroga concessa a 29 Comuni di non entrare a far parte del Gestore unico. Per questo ha dato mandato all’Ufficio legale di resistere in giudizio davanti alla Corte costituzionale e contrastare il governo che ha impugnato la legge approvata dal Consiglio regionale alla fine dell’anno scorso.

Caso Abbanoa. È un altro capitolo dell’ormai infinita controversia sulla legittimità o meno dell’affidamento ad Abbanoa del servizio idrico. Dopo le contestazioni arrivate mesi fa dall’Anticorruzione, l’Anac, e dall’Antitrust, l’Agcm, a febbraio è stato invece il governo a sollevare, ancora una volta, il cosiddetto eccesso di competenza della Regione. In altre parole, il Consiglio sarebbe andato al di là delle prerogative previste dallo Statuto quando ha deciso di riorganizza l’Ente di governo del servizio idrico, l’Egas, e invaso quelle dello Stato. Un passo indietro per capire meglio. Secondo Palazzo Chigi «l’affidamento, a suo tempo, sarebbe dovuto avvenire attraverso una gara pubblica aperta a più soggetti» e «non con un’assegnazione diretta come invece è stato». Ma nelle controdeduzioni la Regione sostiene esattamente il contrario: «Sono state sempre le leggi nazionali ed europee sulla libera concorrenza». Per il governo poi «tutto il capitale di Abbanoa deve passare ai Comuni e la Regione non può essere proprietaria neanche del 20 per cento, perché comunque influenzerebbe le decisioni dell’Egas fino a tal punto che lo stesso Ente non sarebbe messo nelle condizioni di controllare, come dovrebbe, Abbanoa». Con in più l’aggravante, sempre secondo il governo, che «la Regione ha mantenuto per sé anche la possibilità di revocare il Comitato istituzionale d’ambito, il vertice di Egas». Ma anche in questo caso la Regione replicherà di «aver rispettato quanto richiesto dalle varie Authority e cioè ridurre entro il 2020 dal 49 al 20 per cento le quote nel capitale sociale di Abbanoa».

Caso Comuni. Nonostante le contestazioni del governo, la Regione continuerà a difendere la deroga, prevista dalla legge impugnata, che permette a 29 Comuni, tra gli altri Paulilatino e Bottida, di stare fuori da Abbanoa e «proseguire nella gestione autonoma del servizio idrico».

Statuto approvato. Proprio ieri la commissione lavori pubblici del Consiglio ha dato il via libera all’unanimità al nuovo statuto dell’Egas, che «recepisce le modifiche introdotte a dicembre con la legge regionale» poi impugnata dal governo. (ua)

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