La Nuova Sardegna

«Amo le tue canzoni»: Laura Pausini va da Fabio e canta per lui

«Amo le tue canzoni»: Laura Pausini va da Fabio e canta per lui

Il dodicenne, originario di Bonorva, è gravemente malato. Attraverso il suo papà ha scritto una lettera alla cantante 

21 marzo 2018
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SASSARI. «Laura, quando ascolto la tua voce mi rilasso. Verresti a trovarmi?». Il sogno di Fabio Muroni, un dodicenne affetto dalla sindrome di West, una rara forma di epilessia che implica tetraparesi spastica ed encefalopatia, si è avverato due giorni fa quando Laura Pausini si è presentata all’ospedale maggiore di Lodi, dov’è ricoverato da quasi due mesi, e ha cantato per lui, a cappella.

«È stata un’emozione incredibile», racconta al telefono il suo papà, Valerio, originario di Bonorva. È stato lui a scrivere su Facebook una bellissima lettera alla cantante raccontandole, a nome del figlio, che non può né parlare né muoversi, come le sue canzoni lo rendessero felice. «Ho solo un sogno, incontrarti, almeno una volta nella vita. Fra tutti i cantanti che ascolto sei l’unica che mi rilassa e se piango per qualche dolore appena sento la tua voce smetto di piangere e ascolto incantato, a volte sorrido». Il messaggio di papà Valerio – accompagnato da un video nel quale Fabio sorride mentre ascolta “Non è detto” – è diventato virale. Laura ha saputo di Fabio, della sua storia e due giorni fa gli ha fatto la sorpresa. «In questo momento non sto attraversando un buon momento anzi, a detta dei medici non so quanto possa andare avanti – aveva scritto sempre papà Valerio nella lettera – mi piacerebbe che tu fra i tuoi impegni trovassi qualche minuto per venire a trovarmi in ospedale. Grazie».

«Ho scritto la lettera in un momento di sconforto – ricorda papà Valerio – dopo che Fabio, a fine gennaio, ha subito un intervento di tracheotomia. Quando l’altro giorno Laura Pausini è venuta a trovarlo in ospedale, Fabio non stava molto bene, aveva la febbre alta ed era agitato. Ma quando ha cominciato a cantare, Fabio l’ha riconosciuta e le ha sorriso. Sono felicissimo per lui. E non ci saranno mai parole per ringraziare Laura». La cantante ha regalato al ragazzino il suo ultimo cd e lo ha invitato, insieme ai suoi genitori, a un suo concerto.

Fabio è nato con la sindrome di West, una gravissima forma di epilessia. Non può muoversi, non può parlare ed è alimentato con un sondino. «Io e mia moglie, sua mamma, siamo la sua voce. Quello che vuole dire ce lo dice con gli occhi – spiega papà Valerio – E quando ascolta la Pausini i suoi occhi brillano. È l’unico momento in cui Fabio è felice». Per Fabio anche la Sardegna si è mobilitata. Come il resto d’Italia anche l’isola non ha mai fatto mancare il suo contribuito per aiutare Fabio e la sua famiglia. «Ho ancora un legame profondo con la Sardegna – spiega papà Valerio – Mio padre è partito da Bonorva per andare a lavorare nel nord quando era ancora un ragazzo e io sono nato in Germania, ma ho ancora tantissimi parenti a Bonorva. Una rete di affetti che si è rivelata preziosa in molti momenti. L’ultima volta che siamo stati in Sardegna? Quattro anni fa e abbiamo portato anche Fabio».

Ed è proprio grazie alle donazioni che i genitori, in tutti questi anni, hanno potuto curare Fabio. «Io e mia moglie non ci siamo mai sentiti soli in questa lotta contro la malattia. C’è sempre stata una gara di solidarietà per aiutare Fabio, anche in Sardegna. La visita di Laura Pausini è stata un regalo bellissimo, mi auguro che aiuti Fabio a superare questa terribile fase della malattia. Solo lei è riuscita a farlo sorridere». (g.z.)
 

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