La Nuova Sardegna

Pd, non c’è accordo sulla data dell’assemblea

Pd, non c’è accordo sulla data dell’assemblea

Cucca propone metà aprile, ma le altre correnti chiedono che sia convocata prima di quella nazionale

22 marzo 2018
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CAGLIARI. All’inizio della prossima settimana Giuseppe Luigi Cucca proverà a riconvocare la segreteria del Pd. Il primo tentativo, lunedì scorso, è andato a vuoto, con i popolari-riformisti, oltre ai soriani, che non si sono presentati. Ma se anche alla l seconda convocazione gli assenti saranno ancora in maggioranza potrebbe essere un rischio per loro. Finirebbero spiazzati e sarebbero costretti a subire la scelta della data dell’ormai certa assemblea regionale. Annunciata all’inizio di aprile, subito dopo Pasqua, però potrebbe slittare di qualche giorno ed essere convocata intorno al 13 aprile. La decisione spetta alla segreteria, lo prevede il regolamento, anche se a convocarla dovrà essere la presidente Lalla Pulga. Non è solo un problema di calendario. Ad esempio alcuni, sempre i popolari-riformisti, vorrebbero che fosse organizzata prima di quella nazionale, prevista intorno all’8 aprile. Anticiparla sarebbe il primo segnale che i dem sardi puntano a essere molto più autonomi rispetto a Roma. Non solo. La data è fondamentale anche in vista delle elezioni regionali del 2019. Il Pd deve uscire in fretta dallo choc elettorale se non vuole farsi trovare impreparato al prossimo tavolo del centrosinistra. Tavolo che da maggio in poi dovrà discutere di alleanze, più o meno allargate, candidato-premier e programmi.

I popolari-riformisti. Il gruppo guidato da Antonello Cabras e Paolo Fadda non ha deciso ancora se dimettersi dalla segreteria prima dell’assemblea regionale. All’interno del gruppo c’è una discussione in corso, ma nessuno vuole correre il rischio di far decidere solo al segretario e ai suoi fedelissimi la data della convocazione. Così lunedì potrebbe accadere che alla riunione della segreteria si presenti solo Pietro Morittu, è l’attuale vice di Cucca, con il mandato di trattare proprio sulla data dell’assemblea. Ma è possibile che il portavoce della corrente ritorni alla carica anche sulla richiesta che quel giorno Cucca si presenti già dimissionario. Quindi vada oltre la decisione di rimettere l’incarico nelle mani del parlamentino pd, come ha annunciato invece nella direzione di sabato scorso a Oristano.

I soriani. I tre della segreteria si sono già dimessi e in questi giorni pare che siano alla ricerca delle firme necessarie, servono quelle di due terzi della direzione, per accelerare la convocazione. Se dovessero riuscirci, priverebbero Cucca dell’esclusiva di essere lui a decidere il giorno.

Cucca e i suoi. L’unico gruppo che ancora sostiene apertamente il segretario regionale, cioè quello formato dai renziani e dagli ex diesse, continua a essere fermo sulla scelta di Oristano. Che poi è quella del pieno rispetto delle direttive del reggente nazionale, Maurizio Martina. Cioè: congelare le dimissioni delle segreterie regionali fino a quando Roma non deciderà come gestire il dopo Matteo Renzi.

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