La Nuova Sardegna

Cgil: «Olmedo, accordo in ritardo»

Murtinu (Filctem) risponde all’assessore Piras sull’occupazione della miniera

23 marzo 2018
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OLMEDO. «L’assessora all’industria Piras farebbe meglio a lavorare per giungere, senza altri sprechi di tempo, alla fine del percorso avviato mesi fa, anziché polemizzare con lavoratori ormai arrivati allo stremo». Gianfranco Murtinu, segretario generale Filctem Cgil di Sassari, risponde così all’esponente dell’esecutivo regionale che sulla Nuova ha invitato i lavoratori tornati a occupare la miniera di bauxite di Olmedo a non proseguire la protesta che impedirebbe una soluzione. Murtinu elenca i contenuti dell’accordo che i sindacati vorrebbero sottoscrivere: «Il percorso è volto alla risoluzione della vertenza per tutti e 28 i lavoratori che nel 2015 furono licenziati e messi in mobilità dall’allora concessionario S&B Industrial Minerals e prevede: un intervento temporaneo di Igea (un anno) per custodire in sicurezza il sito in attesa degli esiti di un nuovo bando di assegnazione della concessione mineraria a un soggetto interessato al riavvio dell’estrazione (Igea non dispone di personale per tali attività e ricorrerebbe all’utilizzo dei minatori, con priorità per i 13 che da mesi non hanno più ammortizzatore sociale); l’attivazione da parte dei comuni interessati (Olmedo, Sassari, Alghero, Putifigari, Villanova Monteleone e Tissi) di progetti di utilità pubblica, in concerto con l’assessorato al lavoro e con fondi regionali, che possano garantire un reddito agli altri 15 minatori che via via usciranno dalla mobilità, e sempre in attesa degli esiti del bando; l’individuazione da parte dell’assessorato all’industria, in collaborazione con Igea, di altri lavori di riqualificazione del sito, tesi a rendere il bando più appetibile a un nuovo imprenditore che volesse sfruttarlo». E ancora: «L’assessore dimentica di dire che questi contenuti erano stati già condivisi a dicembre in un incontro a cui era presente Pigliaru e da lui avvallati. Siamo quindi fortemente in ritardo, e questo vogliono sottolineare i minatori con la loro nuova protesta». L’affermazione della Piras per cui l’occupazione ostacola il percorso «è una notevole forzatura – dice Murtinu – , la Piras sa bene che in tutti questi mesi sono stati gli stessi minatori occupanti a garantire sicurezza e custodia del sito in attesa delle soluzioni della politica». (a.palm.)

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