La Nuova Sardegna

Ancora meningite, grave un ragazzo

di Mauro Lissia
Ancora meningite, grave un ragazzo

L’infezione batterica ha colpito un diciannovenne di Gesico. L’infettivologo: «Nessun allarme, il vaccino funziona»

24 marzo 2018
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CAGLIARI. Dopo quello mortale dell’altro ieri c’è un nuovo caso di meningite batterica di tipo B: l’infezione ha colpito un ragazzo diciannovenne di Gesico, che ora si trova ricoverato in prognosi riservata e sotto strettissimo controllo al reparto di rianimazione del Policlinico di Monserrato. Le sue condizioni sono gravi, a gennaio si era sottoposto alla profilassi antibiotica ma in seguito, riferisce l’Ansa, aveva rifiutato il vaccino. Secondo Giorgio Carlo Steri, responsabile del settore igiene e sanità pubblica dell’Ats-Assl di Cagliari, il ragazzo avrebbe frequentato con Giovanni Mandas, il coetaneo deceduto due giorni fa, gli stessi luoghi e sarebbe venuto a contatto con le medesime persone. Da qualche giorno accusava febbre e dolori, i genitori l’hanno portato al pronto soccorso di Isili e da dove è stato trasferito a Cagliari. I servizi sanitari hanno avviato la profilassi nei confronti di tutte le persone che hanno avuto contatti con il giovane e offrono il vaccino gratuito. Steri ha parlato di focolaio di meningite batterica, mentre nella rete si diffonde la preoccupazione insieme ad allarmi infondati sul rischio di un’epidemia che in realtà non c’è: «I numeri parlano chiaro - smentisce Silverio Piro, infettivologo di livello internazionale - qualche caso c’è sempre stato, in Sardegna come nel resto d’Italia. Siamo nella norma». Nove casi nell’isola dal 22 dicembre 2017, nel 2016 erano stati cinque, 191 in tutta Italia: «La presenza del meningococco non significa contagio - spiega Piro - che avviene attraverso le goccioline emesse con gli starnuti, la tosse e i contatti stretti e prolungati. Quindi non è detto che la frequenza dello stesso luogo spieghi l’infezione di due persone». Certo i luoghi affollati favoriscono i contatti: «La discoteca aumenta il rischio - conferma lo specialista - ma il contagio non è così scontato e facile come si pensa». Piro insiste: non c’è ragione di allarmarsi. In ogni caso la protezione esiste e si chiama vaccino: «Il Ciproxin è un antibiotico ottimo per la profilassi, il vaccino garantisce un livello di rischio d’infezione pari quasi a zero. L’esperienza mi dice che è efficacissimo». Una cartolina ai no-vax: «Non capiscono un c... - taglia corto Piro - guardino i dati, coi vaccini si è registrato un crollo delle malattie infettive e quando i vaccini vengono sospesi si registra una ripresa. Sono numeri, non idiozie». L’infettivologo smentisce sul nascere anche chi accusa i migranti di diffondere il meningococco: «In tanti anni mai visto un migrante ammalato di meningite. Ma se i casi di infezione aumentassero, nessun timore perché i servizi sanitari sono perfettamente in grado di fermare la diffusione con interventi rapidi».

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