La Nuova Sardegna

Agnelli romeni, una “pistola” li riconosce

Agnelli romeni, una “pistola” li riconosce

Lo strumento applicato sulla carcassa permetterebbe di individuare gli animali importati dell’estero

31 marzo 2018
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SASSARI. Presto potrebbe esserci un modo per distinguere gli agnelli sardi da quelli importati dalla Romania o dalla Grecia. «Agris sta sperimentando uno strumento, una sorta di pistola, che, applicata sulla carcassa dell’animale, permetterebbe di scoprire quali sono gli animali che arrivano dall’estero». Dello strumento, rivoluzionario nel suo genere, ha parlato il presidente del Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna, Battista Cualbu, durante il convegno che si svolto a Bidonì, nell’Oristanese, dal titolo “Agnello di Sardegna, mercati esteri e opportunità: tra cultura, identità e innovazione”, promosso dal Contas all’interno del tradizionale appuntamento di Pasquetta con la Sagra de S’Anzone organizzato dal Comune e dalla Pro loco.

Il nuovo strumento è stato presentato al pubblico da Marco Acciaro, di Agris. Si tratta di una sorta di pistola che, applicata sulla carcassa, in modo semplice, veloce e non invasivo, consente di svelare la composizione chimica dell’animale e di risalire così alla sua provenienza geografica. È un metodo ancora in fase di studio che, a breve, potrebbero rivoluzionare i controlli e mettere fine alle frodi alimentari.

Durante il convegno si è parlato anche della necessità di valorizzare l’agnello di Sardegna Igp. «Qui non si tratta di tutelare un prodotto – ha detto l’antropologo Sebastiano Mannia – L’obiettivo è tutelare un territorio, una cultura, quella sarda».

Come ha spiegato l’esperto di Contas, Michele Salis, «il prodotto va valorizzato anche nel segmento di mercato della filiera corta e delle mense pubbliche. Siamo molto soddisfatti perché l’agnello sardo sta per arrivare anche nel resto d’ Italia grazie ai circoli degli emigrati della Fasi, presenti con 70 circoli in 10 Regioni». «Oggi anche nei nostri circoli portiamo cibo sicuro e garantito ed in questo senso la collaborazione con i consorzi di tutela è una garanzia – ha continuato Salis –. L’agnello di Sardegna Igp, che stiamo promuovendo nei 300 ristoranti che fanno parte della nostra rete, entrerà a far parte anche della nuova piattaforma di e-commerce, Sarda Tellus».

Il direttore del Contas, Alessandro Mazzette, ha infine proposto un marchio per la Sardegna, sulla scia della politica portata avanti Trentino. «L’agnello, come tutti gli altri prodotti sardi, non sono dei semplici prodotti, ma rappresentano la cultura sarda. Per questo sarebbe utile un progetto che punti non solo alla promozione agroalimentare ma anche a quella turistica, magari con la creazione di un marchio unico. Proprio come ha fatto il Trentino».



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