La Nuova Sardegna

Siccità, emergenza finita ma c'è un nuovo allarme: l'abbondanza va gestita

Alessandro Pirina
Il bacino del Liscia
Il bacino del Liscia

Giovanni Sistu amministratore unico di Enas, l'ente di governo del sistema idrico regionale, lancia un appello perché non si arrivi alla situazione dell'estate 2017 quando in piena stagione turistica è stato necessario razionare l'acqua

03 aprile 2018
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SASSARI. La Sardegna non è più a secco, ma non è ancora in salvo. I rovesci delle ultime settimane hanno fatto salire il livello dei bacini, alcuni hanno raggiunto il loro massimale, ma è ancora troppo presto per parlare di emergenza siccità superata.

A lanciare il nuovo allarme è anche Giovanni Sistu, l'amministratore unico dell'Enas, che sottolinea come ora occorra mostrare la massima attenzione nella gestione dell'acqua per evitare che si ripeta il bis di un'estate fa, quando quasi tutta la Sardegna aveva dovuto fare i conti con rubinetti a secco e acqua razionata nei mesi a più alta densità di turisti.

Non c'è dubbio che le piogge abbiano raddrizzato una situazione che aveva preso una piega pericolosissima: è stata la peggiore siccità dal 1922. Ma ora l'isola si dovrà dimostrare capace di sapere gestire questa nuova abbondanza, i rischi di possibili restrizioni, insomma, non sono ancora scongiurati.

 

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