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sindrome del qt lungo

sindrome del qt lungo

La sindrome del QT lungo è una malattia cardiaca che ha base genetica. È la prima causa di morte improvvisa sotto i 20 anni. Si caratterizza per un elevato rischio di aritmie (irregolarità del...

03 aprile 2018
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La sindrome del QT lungo è una malattia cardiaca che ha base genetica. È la prima causa di morte improvvisa sotto i 20 anni. Si caratterizza per un elevato rischio di aritmie (irregolarità del battito), che possono provocare la sincope e l’arresto cardiaco. La sindrome del QT lungo è chiamata così perché ha come caratteristica il prolungamento di un parametro specifico dell’elettrocardiogramma, l’intervallo QT. La sigla QT rappresenta il tempo necessario a compiere un intero ciclo elettrico nei ventricoli. Più è lungo l’intervallo QT, maggiore è il rischio di pericolose aritmie. L’elettrocardiogramma è la riproduzione grafica dell’attività elettrica del cuore. Il tracciato presenta quattro sezioni caratteristiche, identificate con le lettere Q, R, S e T.

Banalizzando si può immaginare il punto Q quando il cuore è pieno di sangue, e il punto T quando è del tutto contratto. L’intervallo QT viene mostrato da un elettrocardiogramma. La sindrome del QT lungo colpisce un neonato ogni 2500. Ha un’origine genetica. I sintomi in molti casi si manifestano intorno ai 12 anni, ma ci sono molti casi in cui i pazienti diventano adulti senza mai avere aritmie o svenimenti.

Il cardine della terapia è costituito dai farmaci beta-bloccanti. Si ritiene che tali farmaci, siano efficaci nella prevenzione dei sintomi. In alcuni è necessario ricorrere all’impianto di un defibrillatore automatico.

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