La Nuova Sardegna

Ristoranti, 19 assunzioni in nero

Ristoranti, 19 assunzioni in nero

Operazione della finanza nel sud dell’isola: in due casi attività sospesa

04 aprile 2018
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CAGLIARI. Avevano recuperato manodopera per gestire il flusso di clienti per Pasqua e Pasquetta, ma non avevano fatto i conti con i militari delle Guardia di finanza. Diverse le verifiche effettuati tra i ristoratori e i titolari di agriturismo durante il ponte delle festività. Il bilancio è di diciannove lavoratori in nero individuati e in almeno due casi tutta la manodopera impiegata tra camerieri, lavapiatti e cuochi era completamente in nero, tanto che è stata chiesta la sospensione dell'attività.

I controlli, condotti dal militari del Gruppo di Cagliari e della tenenza di Iglesias, si sono concentrati nelle campagne dell'Iglesiente, del basso Campidano e del Sarrabus. Agli imprenditori è stata contestata una violazione amministrativa per un importo fino a novemila euro per ciascun lavoratore irregolarmente impiegato. Un vero salasso per le attività “pizzicate” dai militari.

«Il contrasto al lavoro nero e irregolare non punta solo al recupero delle imposte e dei contributi evasi dai datori di lavoro e al contrasto di forme di concorrenza sleale che inquinano le corrette regole di mercato – spiegano dalle Fiamme gialle – ma mira anche a tutelare i lavoratori sia sotto il profilo delle condizioni occupazionali, contrastando quindi tutte quelle forme di sfruttamento della manodopera, che sotto quello della sicurezza e assistenza in caso di infortunio».

La Guardia di finanza annuncia che, nei prossimi giorni, proseguirà con i controlli per cercare di arginare il fenomeno, evidentemente abbastanza diffuso nel settore. «In vista dell'approssimarsi della stagione a maggior affluenza turistica – precisa il tenente colonnello Andrea Aurora, capo ufficio operazioni del Comando provinciale della Guardia di finanza di Cagliari – è stato predisposto un ampio piano di interventi a contrasto anche di questa forma di illegalità».

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