La Nuova Sardegna

Sos sindacati, la Regione convoca Air Italy

Sos sindacati, la Regione convoca Air Italy

Pericolo di smantellamento della base di Olbia. Careddu chiama i manager della compagnia

05 aprile 2018
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OLBIA. I sindacati lanciano l’allarme e la Regione si attiva da subito. Il futuro di Air Italy sembra sempre più lontano dalla Sardegna, e sempre più legato a Milano.

In un documento congiunto i sindacati denunciano che la compagnia ha lasciato a Olbia solo due aerei. «Si parla da tempo di un imminente trasferimento di un contingente di personale navigante e di terra verso Malpensa. Il timore della perdita di ulteriori asset sardi di Ari Italy è avvalorato dalla notizia ufficiale del trasferimento a Malpensa di 25 tecnici della light maintenance. L’azienda continua a sfuggire da un reale confronto con i sindacati. L’operativo per la Sardegna è ridotto rispetto alla scorsa estate». Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Anpac, Anpav invocano l’intervento della Regione. E l’assessore ai Trasporti Carlo Careddu puntuale interviene in modo deciso e convoca i manager della compagnia in Regione per un immediato chiarimento. «Ho convocato il management di Air Italy per facilitare il dialogo tra la compagnia e i sindacati, nel rispetto degli accordi sottoscritti dalle parti e a tutela dei lavoratori – spiega Careddu – La Regione e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio hanno seguito giorno per giorno e con la massima attenzione il percorso che ha condotto al salvataggio e al rilancio della compagnia aerea Meridiana, oggi Air Italy, e siamo consapevoli dell’impegno straordinario che è stato messo in campo per evitare il tracollo della società. Oggi, grazie all’investimento di Qatar Airways, questo rischio è stato scongiurato, ma continuiamo a vigilare affinché gli interessi dei sardi e della Sardegna siano al centro delle politiche di sviluppo del vettore soprattutto riguardo alla tutela dei posti di lavoro attuali e all’assorbimento degli esuberi».

Il piano industriale era stato presentato due mesi fa, e prevedeva il mantenimento del cuore e della testa della compagnia a Olbia.

Da subito i sindacati avevano annunciato di mantenere la massima attenzione sulle mosse di Air Italy. La paura è che progressivamente il grosso della nuova compagnia si trasferisca a Malpensa. Nessun mistero da parte dei vertici di Air Italy nella volontà di diventare il primo vettore italiano. E Milano è la base da cui Qatar Airways, che controlla Air Italy, vuole lanciare la sfida ai cieli europei. E lo vuole fare con una strategia aggressiva. Come i voli a basso costo per Miami e New York. Oltre al rinnovo della flotta.

Dalla primavera è previsto l’ingresso di tre nuovi Boeing 737 Max 8 e di 5 Airbus A330–200, in livrea Air Italy. Entro il 2020 la compagnia avrà a disposizione una flotta da 50 velivoli. Ma resta la questione dei posti di lavoro. Nel piano erano previste oltre 1500 assunzioni.

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