La Nuova Sardegna

Insularità in Costituzione la proposta di legge a Roma

Insularità in Costituzione la proposta di legge a Roma

Il testo è stato depositato in Cassazione. Da domani il via alla raccolta delle firme Il comitato: «Lo Stato deve riconoscerci le stesse opportunità delle altre regioni»

06 aprile 2018
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CAGLIARI. Il primo passo ufficiale il Comitato per l’inserimento dell’insularità in Costituzione l’ha fatto. Nella cancelleria della Corte di Cassazione, a Roma, una folta delegazione ha depositato il testo della proposta nazionale di riforma costituzionale. Oggi dovrebbe esserci la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e da domani, in tutte le Regioni, comincerà la raccolta delle firme. Entro sei mesi il Comitato, oltre alla Sardegna ci sono anche la Sicilia e l’associazione dei Comuni delle isole minori, dovrà raggiungere l’obiettivo delle 50mila sottoscrizioni. Poi la proposta sarà consegnata alla commissioni Affari costituzionali del Senato o della Camera e da lì comincerà il suo percorso, non facile, perché nella Costituzione sia inserito questo articolo: «Lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivato dall'insularità e provvede alla tutela dei diritti individuali e inalienabili garantiti dalla Repubblica, che, a sua volta, dispone tutte le misure necessarie a ricostituire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti». Per il Comitato proprio la Costituzione può essere l’unica garanzia per ottenere dallo Stato la certezza che le isole abbiano le stesse opportunità delle altre regioni». Con un particolare da non sottovalutare: l’insularità in Costituzione darebbe ancora maggior forza alla richiesta della Sardegna di essere inserita dall’Unione Europea fra le regioni ultraperiferiche.

La consegna. Subito dopo la consegna in cancelleria, c’è stata l’immancabile foto ricordo. «È un momento importante, con il rilancio di una battaglia essenziale – ha commentato Gianfranco Ganau , presidente del Consiglio regionale. È il primo atto di un nuovo percorso che proseguiremo con forza». Percorso che non si è interrotto dopo la bocciatura del referendum da parte dell’Ufficio centrale regionale. «Lo riprendiamo con determinazione – ha sottolineato Roberto Frongia, presidente del Comitato, – e convinti che dovrà unire gli italiani al di là di qualsiasi schieramento. Da domani raccoglieremo le firme in tutte le regioni, perché vogliamo che lo sviluppo delle isole diventi davvero un tema nazionale». A Roma facevano parte della delegazione anche Attilio Dedoni, Michele Cossa e Pierpaolo Vargiu dei Riformatori, Pietro Pittalis, Emilio Floris, Alessandra Zedda, Antonello Peru ed Edoardo Tocco per Forza Italia, Luciano Uras di Campo progressista, i sindaci di La Maddalena e Buggerru, Luca Montella e Laura Cappelli.

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