La Nuova Sardegna

Un maggiorenne gestiva il “recupero crediti”

Un maggiorenne gestiva il “recupero crediti”

È anche lui indagato insieme a un altro giovane che si scattava selfie mentre innaffiava la piantagione

06 aprile 2018
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NUORO. Ci sono anche due maggiorenni – uno dei quali il 9 giugno dell’anno scorso si era scattato un “selfie” mentre innaffiava una piantagione di canapa indiana – tra i componenti della gang di giovanissimi che fino al momento delle misure cautelari gestiva una vasta rete di spaccio di droga. E, insieme al presunto leader del gruppetto – il diciassettenne finito in carcere a Quartucciu – uno dei due maggiorenni, oltre allo spaccio si occupava anche del “recupero crediti” a suon di minacce e intimidazioni. Il 14 aprile dell’anno scorso, ad esempio, il maggiorenne orgolese in questione viene intercettato dalla squadra mobile mentre chiama un giovane al quale, evidentemente, aveva fornito in precedenza un po’ di marijuana. Quest’ultimo aveva accumulato un debito di 500 euro con lo spacciatore ma per varie ragioni sino al momento della telefonata non era ancora riuscito a saldare quel debito. Tant’è che lo spacciatore aveva deciso di convincerlo con le cattive. «Vengo io! – gli dice il maggiorenne al cellulare – non hai capito nulla, no! Che te lo infilo pure in bocca, il fucile. Se no scendo lì e ti attacco alla campagnola! Non hai capito nulla, no! Ti trascino con la campagnola fino in paese ... che ti consumo, mih».

Ma anche il secondo maggiorenne indagato, quanto a decisione e spavalderia, non scherzava di certo. L’illusione di sentirsi forte e impunito lo aveva portato persino a scattarsi una fotografia mentre, insieme a uno dei minorenni colpiti in questi giorni dalle misure cautelari, innaffiava diverse piante di cannabis. Le sue foto erano state scoperte dalla polizia al termine di un appostamento fatto dagli agenti della squadra mobile, nei pressi della stazione Arst di Nuoro in viale Sardegna il 18 luglio dell’anno scorso.

Quel giorno, secondo quanto era emerso dalle intercettazioni telefoniche, alla stazione ci sarebbe dovuta essere una cessione di marijuana a uno spacciatore. Gli agenti, a quel punto, erano intervenuti, avevano fermato lo spacciatore maggiorenne che era appena sceso dal pullman e, oltre a due involucri di cellophane con circa 7 grammi di marijuana avevano sequestrato anche un telefonino che all’interno conteneva alcune immagini decisamente interessanti: ritraevano, infatti, lo spacciatore maggiorenne mentre, con amorevole impegno, si dedicava alla cura di una piantagione di cannabis. (v.g.)

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