La Nuova Sardegna

Busta con pallottola alla “Nuova”

Busta con pallottola alla “Nuova”

Inviata alla redazione di Sassari, contiene minacce verso un poliziotto

07 aprile 2018
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SASSARI. La “medicina che c’è nella busta” non è un farmaco ma una pallottola calibro 9, di quelle in dotazione alle forze di polizia. É stata inviata per posta alla redazione di Sassari della Nuova Sardegna da una persona anonima che ha rivolto accuse pesanti a un funzionario di polizia di un centro della provincia di Sassari.

La lettera è stata recapitata in redazione ieri mattina, insieme al resto della corrispondenza in arrivo. Oltre alla pallottola inesplosa conteneva un foglio formato A4 con i messaggi scritti a stampatello e in maiuscolo. Tutto il materiale è stato sequestrato dagli investigatori della Digos della questura di Sassari che hanno anche avviato le indagini per cercare di risalire a chi ha inviato la missiva. L’attenzione si concentra anche sulla pallottola che - sulla base di valutazioni tecniche - potrebbe anche portare a qualche risultato interessante.

Al funzionario di polizia l’anonimo (o anonima) consiglia di lasciare perdere “le donne degli altri”. E l’elenco delle accuse prosegue con “commette abusi di ogni genere con il suo lavoro”, ma anche con una sottolineatura particolare: “Gioca a tennis quando dovrebbe essere al lavoro”. Poi viene indicato anche un altro aspetto pesante: “Spaccia marijuana sequestrata ai ragazzini”.

Insomma, chi accusa parla “di un cancro che va estirpato” e auspica un trasferimento “altrimenti prenderemo provvedimenti noi”. E la medicina è la pallottola inserita dentro la busta bianca.

Come accade spesso in questi casi, gli investigatori della Digos hanno raccolto tutti gli elementi utili per avviare le indagini che restano coperte dal massimo riserbo.

La strategia delle lettere anonime è assai diffusa in Sardegna e riguarda spesso amministratori pubblici ma anche rappresentanti delle forze dell’ordine, specie in territori caldi ma anche in piccole realtà dove basta una mossa sbagliata o non gradita, anche una banalità, per scatenare reazioni pesanti. In questo caso gli investigatori pare stiano concentrando l’attenzione sia sulla pallottola che sulla lettera, scritta volutamente con errori di ortografia.

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