La Nuova Sardegna

Mamoiada agli automobilisti: rallentate, qui i bambini giocano ancora per strada

di Nino Muggianu
Mamoiada agli automobilisti: rallentate, qui i bambini giocano ancora per strada

I cartelli stradali affissi dall'amministrazione e il "codice della strada": precedenza ai giochi dei bimbi

08 aprile 2018
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MAMOIADA. “Attenzione rallentare. In questo paese i bambini giocano ancora in strada”. È questa la scritta che appare in uno dei cinque cartelli stradali piazzati negli ingressi principali di Mamoiada. I bambini che giocano in strada qui hanno la precedenza: gli automobilisti devono armarsi di pazienza e aspettare. Il Comune ha piazzato i cartelli, che sono ben visibili – tre metri per due le dimensioni – qualche mese fa. «Le strade di Mamoiada sono a disposizione dei nostri ragazzi», spiega il sindaco Luciano Barone che l’anno scorso aveva firmato un’ordinanza per invitare i ragazzi a non studiare durante le vacanze estive. «Le vacanze sono obbligatorie per tutti gli studenti – aveva scritto il sindaco – Meglio scrivere leggere, ballare, fare lunghe passeggiate, vedere un film e scrutare l’alba». Ora il sindaco fa un altro passo verso i ragazzi e decide che, nel paese che lui amministra da tre anni, ad avere la precedenza sulle strade siano loro e non gli automobilisti. «Io e la mia giunta vogliamo che il paese sia a disposizione dei nostri ragazzi. Per questo abbiamo dato vita a diverse iniziative, come ad esempio la giornata della solidarietà: il centro del paese viene chiuso al traffico per una giornata intera per permettere alle associazioni sportive del territorio e ai loro giovani atleti di mostrare tutte le loro abilità. Insomma, i ragazzi a Mamoiada hanno la precedenza su tutto, anche sulla viabilità. Per questo ho deciso di mettere i cartelli stradali che invitano gli automobilisti a rispettare i bambini che giocano. Sono convinto che tornare a giocare in strada sia fondamentale per la loro crescita». Per Luciano Barone, 45 anni, portare i bimbi nelle strade è anche un modo per allontanarli dallo schermo della tv o del computer. «Mi auguro che sia un modo per far riflettere le famiglie sulle difficoltà di comunicazione con i loro figli. Ormai i ragazzini camminano con la testa all'ingiù, concentrati sui loro smartphone. Non comunicano più né tra loro né con gli adulti. Per questo ritengo sia necessario farli uscire di casa e invogliarli a giocare in strada come facevamo noi da ragazzini. Ovviamente devono essere garantite le condizioni di sicurezza: i cartelli invitano gli automobilisti a rallentare e a rispettare i ragazzi che giocano in strada». L’auspicio di Barone è che anche altri comuni seguano il suo esempio e quello di Tresnuraghes e Villa San Pietro, centri dove i cartelli sono già presenti. «Un esempio pratico? Se arriva una macchina mentre un gruppo di ragazzi sta giocando a pallone sulla strada la precedenza va ai ragazzi. A Mamoiada abbiamo un nostro personale codice della strada».

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