La Nuova Sardegna

Vinitaly, la vernaccia riserva 2009 di Silvio Carta conquista 5 Star Wine

Silvio Carta e l'assessore regionale Pier Luigi Caria
Silvio Carta e l'assessore regionale Pier Luigi Caria

Sardegna al top dei riconoscimenti con altre 40 etichette che hanno convinto la giuria della 52esima edizione e saranno inserite nella classifica pubblicata nel libro

15 aprile 2018
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CAGLIARI. La Sardegna conquista la vetta della prestigiosa rassegna internazionale del Vinitaly di Verona. Alla Vernaccia di Oristano Doc «Riserva 2004» di Silvio Carta va, infatti, il riconoscimento della rivista «5 star Wine», con il massimo del punteggio: 97. «Questo risultato è una vittoria per tutta la Sardegna e per le sue tante imprese vitivinicole che da anni hanno dimostrato nei mercati internazionali di avere le carte in regola per sedere fra i grandi nomi - dice l'assessore dell'Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto - La qualità delle produzioni, la storia di un territorio e la tradizione nelle lavorazioni sono la vera marcia in più con cui la Sardegna può conquistare nuovi mercati e consolidarsi in quelli storici».

Per Silvio Carta, «è stato un grosso piacere ricevere questo riconoscimento, non solo per noi ma per la Sardegna intera. Come regione abbiamo ancora tanto da esprimere in termini di qualità delle produzioni e sul piano della promozione dei vini e dei territori».

Complessivamente sono una quarantina le etichette sarde che sono riuscite a convincere la giuria della 52/a edizione della fiera e ad essere inserite nella classifica pubblicata nel libro. Nelle prima posizioni, a 93 punti, un'altra Vernaccia di Oristano Doc, «Antico Gregori» 2016 di Contini (Cabras). A quota 92 il Carignano del Sulcis «Arruga» 2014 della cantina Sardus Pater di Sant'Antioco, il il «Cagnulari» 2016 di Poderi Parpinello ( Sassari), il «Lugherra» 2013 di Chessa (Usini), il «Funtanaliras Oro» 2017 della Cantina di Monti, il Vermentino «Sciala» 2016 delle Vigne Surrau, di Arzachena e il «Canayli» 2017 della Agricola di Tempio.

Novantuno su 100, invece, per il Nepente «Carros» 2013 della cantina Puddu di Oliena e il «Cupanera» 2016, un vino biologico di Giuliana Puligheddu, sempre di Oliena. Setsso punteggio anche per il «Passito Bianco» 2016 di SùEntu di Sanluri, per il Vermentino di Gallura Docg, il «Tenuta Matteu-Solianu» 2017 della cantina Ledda di Bonnanaro e per il Vertemntino «Indolente» 2017 della Tenuta Asinara di Cargeghe ( Sassari).

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