La Nuova Sardegna

peste suina 

Il Corpo forestale: «Ottimi risultati il morbo ora frena»

CAGLIARI. «L’attività di contrasto alla peste suina africana portata avanti in questi mesi ha raggiunto risultati importanti – ha affermato Diana –, è confortante il fatto che le popolazioni...

18 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. «L’attività di contrasto alla peste suina africana portata avanti in questi mesi ha raggiunto risultati importanti – ha affermato Diana –, è confortante il fatto che le popolazioni interessate abbiano finalmente capito la rilevanza del problema». Lo ha detto il comandante del Corpo forestale Gavino Diana alla commissione attività produttive del Consiglio regionale, al lavoro su una proposta di legge per la valorizzazione della suinicoltura sarda, approvata e trasmessa agli assessorati agricoltura e programmazione per la relazione tecnico finanziaria. «Molti allevatori si sono messi in regola – dice Diana –, rimangono alcune sacche di resistenza costituite da poche persone, in gran parte hobbisti e allevatori improvvisati, che non vogliono sentire ragioni». All’audizione ha partecipato anche Michele Chessa, direttore dell’Ispettorato forestale di Nuoro e rappresentante del Cfva all’interno dell’Unità di progetto contro la peste suina: «Finora sono stati abbattuti circa 1800 maiali irregolari, la gran parte dei quali positivi alla Psa; questo dato va moltiplicato per 10, la maggior parte dei capi era infatti costituita da scrofe gravide. Si è annullata la loro capacità riproduttiva e conseguentemente impedito al morbo di diffondersi». La situazione oggi è nettamente migliorata: «Molti siti da noi censiti sono oggi liberi da maiali allevati al pascolo brado ciò che più conta è che molti allevatori abbiano deciso di regolarizzare la loro attività (140 solo a Orgosolo) perché hanno capito che da questa attività si può trarre reddito».



La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative