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Per Sa Die de sa Sardigna la messa quasi tutta in limba

di Mario Girau
Per Sa Die de sa Sardigna la messa quasi tutta in limba

SASSARI. Sarà quasi tutta in lingua sarda la messa che monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, celebrerà sabato 28 aprile, nella cattedrale di Cagliari, in occasione de Sa Die...

19 aprile 2018
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SASSARI. Sarà quasi tutta in lingua sarda la messa che monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, celebrerà sabato 28 aprile, nella cattedrale di Cagliari, in occasione de Sa Die de Sa Sardigna. Quasi perché la Preghiera eucaristica, cuore sostanziale della messa, sarà proclamata in latino o in italiano. L’ha deciso la Conferenza episcopale regionale, sempre più convinta che «anche la trasmissione della fede, la preghiera e la liturgia possono trovare – si legge in un comunicato stampa di monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Tempio e segretario della Ces – nuova linfa e vigore dall’essere espressi e tramandati nella propria lingua madre». Della “messa in limba” i presuli con tutta probabilità parleranno oggi con monsignor Becciu, a Cagliari per partecipare al secondo incontro degli ex alunni del seminario regionale.

La marcia di avvicinamento alla messa celebrata in logudorese e campidanese deve, quindi, continuare regolarmente, ma – sembra questo il senso del documento dell’episcopato sardo - senza salti e fughe in avanti. I vescovi hanno individuato un percorso che intendono far rispettare alla lettera. È sufficiente, perciò, l’accelerazione data dalla Ces all’iter necessario per arrivare alla stesura e alla richiesta di approvazione ad experimentum da parte della Santa Sede di una decina di formulari di messa, come previsto dalle leggi canoniche. «Questo materiale, a cui sta lavorando il gruppo di lavoro Prego in Sardu, non è ancora pronto. Appena lo sarà – scrive Sanguinetti – e dopo un’attenta lettura dell’apposita Commissione della Ces, dell’assemblea della Ces, da questa sarà inoltrato alla Santa Sede per la dovuta approvazione».

Chi parteciperà alla Missa pro sa sociedadi civili di Sa die de sa Sardigna seguirà perciò in limba canti, riti iniziali, letture e salmo responsoriale, preghiera dei fedeli, orazioni, Santus, Agnus Dei, Padre nostro. Non è escluso che i due brani biblici della liturgia della Parola siano proclamati uno volta in campidanese e l’altro in logudorese. La messa interamente in lingua sarda ha un unico precedente. Il 25 marzo 2007, padre Raimondo Turtas, gesuita, autorizzato dal vescovo di Nuoro, monsignor Pietro Meloni, nel santuario campestre dell’Annunziata a Bitti, ha celebrato in limba con testi interamente tradotti in sardo esaminati previamente dall’ordinario diocesano: una liturgia ad experimentum. Tutte le altre messe officiate in campidanese o logudorese in ogni angolo della Sardegna, hanno regolarmente salvato, in latino o in italiano, la preghiera eucaristica.

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