La Nuova Sardegna

Il giudice dice sì al 17enne: potrà cambiare sesso

di Tiziana Simula
Il giudice dice sì al 17enne: potrà cambiare sesso

Tempio, sentenza favorevole: a settembre l’operazione chirurgica in Thailandia L’avvocato La Torre: «Decisione rivoluzionaria, la Sardegna può andarne fiera»

20 aprile 2018
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OLBIA. «Finalmente anche per lo Stato ora sono donna!». La sentenza che tanto aspettava e desiderava, è arrivata. Quelle parole scritte dal giudice del tribunale di Tempio sono per lei e per la sua famiglia, una gioia immensa. Perché per Alessia, 17 anni, nata uomo, significano rinascere in un corpo da donna. Ora, Alessia (la chiamiamo con un nome di fantasia perché è minorenne), studentessa in una scuola superiore di Olbia), potrà cambiare il suo nome, da maschile a femminile, e fare l’intervento chirurgico che le consentirà di cambiare sesso e vivere finalmente nella sua pelle.

Giorni fa, accompagnata dai suoi genitori e dall’avvocato Cathy La Torre, da anni impegnata nelle cause per i diritti dei trans e nelle battaglie di genere, era comparsa davanti al giudice Carlo Barile chiedendo il cambio anagrafico e l’autorizzazione all’intervento chirurgico. Il giudice ieri ha sciolto la riserva. E ha detto sì. Una sentenza storica anche perché pronunciata nei confronti di una minorenne.

«È una sentenza molto bella, innovativa e rivoluzionaria, il terzo caso in Italia. Potete andarne fieri in Sardegna – commenta l’avvocato La Torre –. Riconosce il diritto del minore di scegliere sul proprio corpo. Cita la convenzione Onu del fanciullo, il tema del consenso informato e si interroga se un minore possa o meno esprimere liberamente un consenso pienamente consapevole. Afferma quindi di sì, sulla base della documentazione da noi prodotta e sull’ascolto dei genitori che hanno chiesto per lei l’autorizzazione. Dalle loro parole è emerso che la minore era fortemente consapevole e anche i suoi genitori lo sono e la sostengono. Riconoscendo, quindi, il diritto di un minorenne di scegliere sul proprio corpo. È una sentenza storica».

Al giudice, i genitori hanno raccontato la sofferenza patita dalla loro figlia. «Cambiare sesso non è una scelta, questo vorrei davvero che fosse chiaro – aveva spiegato Alessia giorni fa, quando si era diffusa la notizia – Perché se avessi potuto scegliere, non l’avrei fatto per tutta la sofferenza vissuta. Ma è un percorso che non posso evitare se voglio essere felice».

Ora Alessia, che da sei mesi ha cominciato la terapia ormonale in vista dell’operazione, può davvero andare incontro alla felicità. Potrebbe sottoporsi all’intervento chirurgico fin da subito, ma lei ha deciso di aspettare al compleanno. Cambierà sesso a settembre, quando compirà 18 anni. Lo farà in Thailandia, dove c’è la migliore chirurgia al mondo. Alessia quel giorno si regalerà la vita che ha sempre voluto.

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