La Nuova Sardegna

L’INCHIESTA 

Inquinamento alla Fluorsid indagati tre dirigenti Arpas

Inquinamento alla Fluorsid indagati tre dirigenti Arpas

CAGLIARI. Paga anche l’Arpas per l’inquinamento scoperto dalla Forestale nell’area di Macchiareddu, che ha già portato il 16 maggio dell’anno scorso a sette arresti fra vertici della Fluorsid e...

22 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Paga anche l’Arpas per l’inquinamento scoperto dalla Forestale nell’area di Macchiareddu, che ha già portato il 16 maggio dell’anno scorso a sette arresti fra vertici della Fluorsid e aziende collegate: il pm Marco Cocco ha fatto notificare avvisi di garanzia a tre dirigenti dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, indagati per concorso in omissione e rifiuto di atti d’ufficio. Secondo la Procura avrebbero “omesso di segnalare agli enti preposti” la situazione critica nell’area industriale di Cagliari malgrado gli strumenti di controllo l’avessero registrata. I nomi: il responsabile della linea di monitoraggio Rosina Anedda, il responsabile del settore bonifiche e siti contaminati Davide Zaccheddu e il direttore del dipartimento di Cagliari, Massimo Secci. Le contestazioni sono chiare: i tre dirigenti sono accusati di non aver segnalato “i ripetuti superamenti dei limiti tabellari per le emissioni in atmosfera ricollegabili anche alla Fluorsid spa” e “i superamenti dei valori di altri inquinanti industriali nelle altre matrici ambientali, quali le acque di falda e i sedimenti della laguna di Santa Gilla”. Ancora: il magistrato contesta ai tre indagati l’omissione o il grave ritardo sui “controlli prescritti presso i siti dello stabilimento Fluorsid di Macchiareddu e presso la discarica-deposito di Terrasili ad Assemini”. C’è infine una contestazione che sembra definire il livello di preoccupazione interno all’Arpas nella fase delle indagini sull’inquinamento dell’area di Macchiareddu: il pm Cocco attribuisce ai tre dirigenti l’omissione o il ritardo nella “consegna di atti relativi a Fluorsid spa su richiesta della polizia giudiziaria per delega della Procura, così rifiutando atti che per ragioni di giustizia, igiene e sanità dovevano essere compiuti senza ritardo”. Per l’inchiesta Fluorsid, che volge ormai alla conclusione, si tratta di una svolta dalle prospettive tutte da valutare: fino a questo momento l’attenzione giudiziaria era mirata sui vertici dello stabilimento che fa capo al presidente del Cagliari calcio Tommaso Giulini e a chi ha lavorato nel corso degli anni per l’azienda di Macchiareddu, trasportando i rifiuti industriali e occupandosi della vendita dei prodotti di scarto. Le contestazioni emerse adesso vanno certamente riferite alla copiosa raccolta di documenti in cui sono stati impegnati nel corso di un anno di indagini gli uomini del Corpo Forestale al comando del commissario Fabrizio Madeddu, i cui primi atti d’inchiesta sono stati indirizzati proprio sull’Arpas. Per una ragione evidente: la responsabilità dei controlli ambientali, dalla qualità dell’aria a quella delle acque, è deputata per legge all’agenzia regionale. Eppure, malgrado lo stato pauroso dell’ambiente a Macchiareddu, e malgrado le centraline di monitoraggio avessero segnalato in numerose occasioni i superamenti dei limiti delle emissioni in atmosfera, la Fluorsid ha potuto proseguire la sua attività.

In Primo Piano
Il caso

Fucilate contro le telecamere della videosorveglianza a Orgosolo

Le nostre iniziative