La Nuova Sardegna

I veterinari non ci stanno: «I prezzi restano bassi»

I veterinari non ci stanno: «I prezzi restano bassi»

La replica dopo le accuse del Partito dei sardi che parlava di costi quintuplicati Gli ordini provinciali: «Accuse gravi, garantiamo la sicurezza degli alimenti»

23 aprile 2018
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SASSARI. «Sostenere che i servizi veterinari lucrino alle spalle dei produttori è una cosa grave e offende chi ogni giorno lavora con dedizione e responsabilità». La risposta firmata dagli ordini dei medici veterinari di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano è soprattutto una replica alla questione dei tariffari, recentemente ripresa anche in consiglio regionale da Augusto Cherchi del Partito dei sardi che aveva parlato di “costi quintuplicati” e di “una mazzata per le sagre paesane e per il mondo agricolo”.

Una questione che i veterinari definiscono “un’assurda vicenda” a cui hanno deciso di replicare senza troppi giri di parole: «Vogliamo solo rivendicare la dignità professionale – spiegano i medici veterinari – siamo stati convocati a Cagliari dall’assessore alla Sanità, in maniera del tutto istituzionale, perché valutassimo “tecnicamente” la congruità del tariffario oggetto del contendere, abbiamo speso un’intera mattinata a valutarlo voce per voce. Addirittura alcune voci sono parse, all’unanimità dei quattro presidenti, anche troppo basse». Il punto di vista, dunque, è agli antipodi di quello proposto dal Partito dei sardi. Il costo che ricade sugli allevatori, secondo i veterinari, ha una spiegazione pratica: «Troppo spesso viene dimenticato il ruolo del medico veterinario come responsabile del controllo delle malattie, delle ispezioni dei prodotti di origine animale e del benessere degli stessi animali. Senza contare che le patologie dell’uomo molto spesso si incrociano con quelle degli animali. Eppure il tariffario tanto discusso, dopo 30 anni e dopo le nuove regole imposte dalle nuove normative doveva essere adeguato ma resta uno dei più bassi d'Italia». E la filiera di riferimento non può fare a meno dei veterinari: «L’agroalimentare in Sardegna registra ricavi annui per 1,1 miliardi di euro. Dietro queste aziende ci sono i professionisti che lavorano nei dipartimenti di prevenzione, medici e veterinari che garantiscono la sicurezza degli alimenti prodotti a tutela della salute dei consumatori», aggiungono. Infine, un affondo dedicato proprio ad Augusto Cherchi: «Ci fa specie che proprio da un medico, qual è il dottor Cherchi, vengano mosse critiche al pagamento dell’equo compenso nei confronti dei medici veterinari: o forse pensa l’onorevole che noi siamo cugini di serie B?». (c.z.)

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