La Nuova Sardegna

Corallo, ok al calendario di pesca

Corallo, ok al calendario di pesca

Prelievi dal 1 giugno al 30 settembre. L’assessore: È una risorsa molto delicata

25 aprile 2018
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CAGLIARI. La giunta regionale ha approvato il calendario 2018 per la pesca del corallo rosso: i prelievi saranno consentiti dal primo giugno al 30 settembre solo a pescatori professionisti autorizzati titolari di una delle 25 autorizzazioni regionali disponibili e rilasciate dietro pagamento di una tassa di 1500 euro. La delibera varata dall’esecutivo regionale fissa anche il quantitativo giornaliero di pescato che non potrà superare i 2,5 chili mentre il prelievo non sarà consentito a profondità inferiori ai 50 metri. «Il corallo è una risorsa importante ma delicata dei nostri mari – commenta Caria – e per questa ragione la monitoriamo con attenzione in modo da stabilire, ogni anno, una disciplina che garantisca l’attività dei pescatori ma non sacrifichi la sostenibilità dello sfruttamento».

Anche per questo restano valide tutte le prescrizioni previste dai regolamenti comunitari in materia, per esempio è vietato l’utilizzo di veicoli sottomarini telecomandati (ROV). Inoltre sono confermati i porti di sbarco designati, situati in prossimità delle principali aree di pesca: Santa Teresa di Gallura, Castelsardo, Alghero, Bosa, Oristano, Portoscuso, Calasetta, Villasimius e Arbatax. Viene anche confermata l’adozione del giornale di pesca del corallo, per registrare i dati del prelievo e certificare la provenienza del prodotto. «I dati relativi agli anni 2016 e 2017 – dice l’assessore – registrano un andamento costante dei quantitativi prelevati. Con l’aiuto del Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari monitoriamo con molta attenzione l’andamento della biomassa di corallo rosso nel tempo. A fronte di un progressivo impoverimento negli anni precedenti, la biomassa in mare per le annualità più recenti risulterebbe in una situazione definita ancora non allarmante. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla tutela ecologica delle risorse marine, come i ricci e il corallo, ma mantenendo un confronto aperto con gli operatori, affinché gli interventi di tutela e le limitazioni siano sempre condivise col comparto».

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