La Nuova Sardegna

Paracadute con Lavoras per gli ex tessili di Ottana

Paracadute con Lavoras per gli ex tessili di Ottana

Incontro Mura-sindacati: disponibili 2,1 milioni per attivare misure specifiche I 130 lavoratori chiedono che il governo dia il via libera alla mobilità in deroga

28 aprile 2018
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OTTANA. Centotrenta lavoratori rimasti a spasso in seguito alla chiusura dell’industria tessile nella zona industriale di Ottana. La Regione è in campo per cercare di risolvere la delicata vertenza, al centro dell’incontro che si è svolto a Cagliari: l’appuntamento, considerato l’esito, potrebbe rivelarsi decisivo. L’assessore regionale al Lavoro Virgina Mura ha incontrato i sindacati territoriali di categoria. Dopo aver ripercorso la vicenda, nata a seguito della mancata presentazione sul Sil Sardegna, da parte di circa 130 lavoratori delle istanze volte a ottenere il trattamento di mobilità in deroga, l’assessora ha preso atto delle decisioni dell’assemblea dei lavoratori in merito alle proposte presentate dalla Regione ai sindacati nella riunione del 9 aprile scorso. Per far fronte all’impegno assunto dalla Giunta per rispondere alle difficoltà in cui versano i lavoratori e le loro famiglie, sono disponibili infatti 2 milioni e 100 mila euro per un pacchetto di misure specifiche all’interno del piano Lavoras. I sindacati hanno riferito che l’intervento scelto dai lavoratori è quello del trattamento della mobilità in deroga. L’assessora Mura ha accolto la richiesta dei lavoratori e ha ribadito che proseguirà il confronto già avviato da tempo con il Ministero del Lavoro perché il trattamento venga assicurato con le risorse individuate nel piano Lavoras.

L’esponente della giunta Pigliaru ha inoltre assicurato l’impegno di sollecitare i Comuni di residenza dei lavoratori a utilizzare la facoltà prevista dalla norma in materia, di segnalare il 20% degli stessi lavoratori da avviare nei Cantieri comunali.

Alla richiesta di verificare la possibilità di erogare un contributo una tantum a favore delle famiglie dei lavoratori, l’assessora ha sottolineato che, fatta salva la necessità di un apposito provvedimento di legge, la somma da destinare a tale contributo sarà costituita dalla parte residua delle risorse necessarie per il pagamento degli ammortizzatori.



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