La Nuova Sardegna

La Fiera di Arborea cresce cento espositori in vetrina

di Michela Cuccu
La Fiera di Arborea cresce cento espositori in vetrina

Si chiude oggi l’edizione numero 34 della grande rassegna tematica isolana In mostra bovini, macchine agricole, fragole, ortoflorovivaismo e streetfood 

29 aprile 2018
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ARBOREA. La Fiera dell'Agricoltura continua a crescere. Nonostante la crisi economica e le difficoltà legate a stagioni sempre più siccitose ma anche ad un mercato globale che non fa sconti, quella di Arborea è una rassegna che continua a suscitare notevole interesse. Cento gli espositori presenti alla 34ª edizione di una delle fiere tematiche più importanti nell'isola, diventata un sempre più ricco contenitore di proposte. Oltre alle esposizioni di trattori, fresatrici, seminatrici di alta precisione, mungitrici e altri macchinari di ultimissima generazione, la fiera di Arborea offre una visione a 360 gradi della realtà agrozootecnica della Sardegna.

Arricchita dalla Fiera dell'ortovivaismo (giunta alla 17ª edizione) ed una serie di eventi gastronomici che comprendono anche la Sagra delle fragole e lo streetfood, spicca la Mostra regionale dei bovini di razza frisona italiana, con 70 capi in concorso e 180 in catalogo. Manze, vacche e vacche adulte campionesse nella produzione di latte provenienti da sedici aziende (14 di Arborea), ieri hanno sfilato di fronte a una giuria di esperti che le hanno valutate e premiate. Concorso, questo, certo non fine a se stesso e per nulla autocelebrativo. È alla Fiera di Arborea, infatti, che si danno appuntamento allevatori provenienti da tutta l’isola per acquistare quei capi che renderanno migliori le loro produzioni.

La Mostra zootecnica quest'anno arriva in un momento particolare per uno dei suoi organizzatori principali: l'Associazione regionale allevatori (Aras), che è stata commissariata. Anche la sindaca di Arborea ne ha fatto cenno al taglio del nastro: «Speriamo che questa fase sia superata rapidamente e nel modo migliore», ha detto Manuela Pintus. Antonio Biancu, capo di gabinetto dell'assessore regionale all'Agricoltura, Pier Luigi Caria, trattenuto all'estero da precedenti impegni, nel giorno dell'inaugurazione parla con moderato ottimismo sulla possibile soluzione della vertenza. «Mercoledì saremo al ministero della funzione pubblica per verificare la possibilità di superare il contingente delle stabilizzazioni. Vorremo andare oltre il numero che ci è stato assegnato (circa 15) perché senza assistenza tecnica un settore cruciale come la zootecnia non può andare avanti. E noi, a queste professionalità, non vogliamo rinunciare».

La Regione quest'anno ha avuto un occhio di riguardo per le Fiere zootecniche più importanti, appunto quella di Arborea (con la mostra dei bovini dal latte), di Ozieri (dedicata ai bovini da carne) e quella ovina di Macomer. «Sono stati stanziati 100mila euro per sostenere queste iniziative che sono fondamentali per promuovere il settore», ha detto Biancu. A dispetto di un momento non facile per i produttori che anche nel caso del latte bovino fanno i conti con il calo del prezzo del latte, ad Arborea, il comparto è in crescita. Francesco Casula, general manager della 3A, la cooperativa-colosso del latte vaccino, ieri ha fornito cifre confortanti. «Nel 2017 la produzione è aumentata – ha detto – dei 206 milioni di litri raccolti, 150 sono stati trasformati e circa 50 milioni sono stati venduti come latte da industria». La Fiera dell'agricoltura coincide con un periodo particolare per il Sistema Arborea: la privatizzazione della Società Bonifiche Sarde, di cui cade il centenario dalla fondazione. I circa mille ettari dell'azienda un anno fa passati a Bonifiche Ferraresi, sono già in produzione, con la coltivazione, con sistemi biologici, di orzo e farro e leguminose da granella, mentre stanno per essere impiantate le prime colture di erbe officinali.



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