La Nuova Sardegna

La sfida: unire tradizione e innovazione

La Sardegna non poteva presentarsi meglio al Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione in corso a Parma, arrivato alla 19esima edizione. In vetrina tutti i prodotti tipici del territorio,...

06 maggio 2018
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La Sardegna non poteva presentarsi meglio al Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione in corso a Parma, arrivato alla 19esima edizione. In vetrina tutti i prodotti tipici del territorio, dai formaggi al vino, dall’olio ai ravioli e culurgiones, dal pesce spada e salmone affumicati. Ma ci sono anche molte novità: il settore agroalimentare, infatti, sta puntando sempre più sull’innovazione per andare incontro alle esigenze dei consumatori e scovare nuovi mercati. Ecco il formaggio senza lattosio per gli intolleranti, il carciofo spinoso della longevità, il pecorino bio. E ancora: il pecorino arricchito dagli omega 3 per mantenere in salute il cuore e il formaggio dai nuovi sapori, come quello canestrato alla bottarga di tonno.

Gli imprenditori sardi stanno prendendo sul serio la sfida agroalimentare cercando di unire ricette tradizionali, sperimentazione e tecnologia. L’obiettivo è rendere moderne le aziende. Come ha fatto l’oleificio San Giuliano di Alghero – che utilizza per la produzione uno dei sistemi tecnologici più avanzati d’Italia – e il caseificio Argiolas di Dolianova, nelle campagne del Campidano, in provincia di Cagliari. Grazie all’automazione i fratelli Ennio ed Eligio Argiolas possono produrre anche 3.500 forme al giorno. Ma l’innovazione ha riguardato la gestione dell’intera azienda. Per la terza generazione aziendale diventa poi cruciale anche il marketing. Non a caso il caseificio, che nel corso degli anni ha cercato di diversificare la sua produzione introducendo una serie di prodotti di nicchia, ha deciso di puntare proprio su comunicazione e marketing.

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