La Nuova Sardegna

tra gli stand 

In mostra le attività industriali e i piccoli imprenditori del gusto

In mostra le attività industriali e i piccoli imprenditori del gusto

PARMA. La presenza dei produttori sardi a Cibus è equamente distribuita tra realtà consolidate e debuttanti. I settori: oltre che lattiero-caseario, pasta, olio, carni, salumi. Certamente, in questa...

08 maggio 2018
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PARMA. La presenza dei produttori sardi a Cibus è equamente distribuita tra realtà consolidate e debuttanti. I settori: oltre che lattiero-caseario, pasta, olio, carni, salumi. Certamente, in questa Disneyland dei sensi, i grandi nomi sono di prestigio assoluto. Il colosso 3A Arborea sfodera un mega stand che accoglie i prodotti Trentinalatte, ultima acquisizione del gigante bianco il cui direttore plenipotenziario Francesco Casula sottolinea: «Gli ospiti che arrivano sono soprattutto stranieri, in questo momento abbiamo chiuso due fiere a Singapore e Seoul, la settimana prossima saremo a Shangai, siamo anche a Parma».

Ci sono anche i piccoli e belli. È il caso di Artinpasta - Il pastaio di Nuoro, di cui è titolare Angelo Carta, che con la moglie Maddalena da 18 anni resiste con il suo pastificio a Pratosardo. Fregola e malloreddus, produzione di nicchia: 20 quintali l’anno. Un packaging così ben studiato che da solo vale l’acquisto: poi dentro c’è eccellenza assoluta, che si vende in Inghilterra, Francia, nord Europa. Pagano senza fiatare. «Siamo contenti, utilizziamo grano khorasan kamut e biologico. Abbiamo già tre contatti con americani. Vogliono la fregola».

Sunalle è il nome del pastificio di Fonni di cui sono titolari Maria Marceddu e la figlia Salvatora Urrai. Anche per loro esordio a Cibus. Il business principale è il pane guttiau. «Sforniamo 20 quintali al giorno», dice Fabrizio di Napoli, marito della titolare. Un loro prodotto reca il marchio del ministero della Salute perché 100 grammi di pane contengono 1/3 della razione di iodio giornaliera raccomandata. Inseriti nella grande distribuzione e nella penisola, sono stati selezionati per il biologico Fior Fiore, marchio top della Coop, dopo un anno passato a qualificarsi. A Cibus hanno chiuso una decina di contratti. Hanno 25 dipendenti. Nello stand c’è Federica Urrai. Non è un’hostess, è il guttiau di terza generazione. Viva le donne.(simonetta selloni)

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