La Nuova Sardegna

Fastweb contro corrente: riporta a casa i call center

Fastweb contro corrente: riporta a casa i call center

Il ministro Calenda plaude alla decisione di chiudere i centri servizi in Romania Accordo per il ripristino nelle sedi di Cagliari e Lecce di 220 posti di lavoro

09 maggio 2018
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CAGLIARI. Fastweb chiude i call center in Romania e li apre in Italia, a Lecce e a Cagliari. Una storia di delocalizzazione al contrario che darà nuove possibilità di lavoro a molti giovani sardi in cerca di occupazione.

Soddisfatto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. «La decisione di Fastweb di dare avvio al graduale rientro in Italia delle attività di assistenza telefonica ai propri clienti, attualmente svolte all’estero, rappresenta una conferma importante che è possibile combattere e vincere la battaglia contro le delocalizzazioni nel settore dei call center», è il commento del ministro all’accordo di Fastweb con Comdata (la società che gestisce le attività in Romania), annunciato il 4 maggio scorso dall’azienda di call center. In particolare l’operatore di telefonia ha definito un accordo con Comdata per trasferire in Italia parte delle attività di assistenza ai clienti.

L'iniziativa di Fastweb, sottolinea in una nota il Mise, «è una diretta emanazione del protocollo di autoregolamentazione promosso dal ministero dello Sviluppo economico firmato lo scorso 4 maggio a Palazzo Chigi da Fastweb e dalle principali aziende italiane committenti di servizi di call center».

L’accordo tra Fastweb e Comdata prevede il graduale trasferimento, da completarsi entro il prossimo 30 settembre, delle attività di assistenza ai clienti Fastweb al momento svolte dalle sedi Comdata situate in Romania verso le sedi di Cagliari e Lecce. Grazie all’accordo saranno riportate in Italia le attività svolte da circa 220 operatori di call center con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro, in linea con quanto previsto dal codice di autoregolamentazione promosso dal ministro Calenda al fine di garantire la presenza nel paese di un’industria dei servizi di assistenza ai clienti di elevata qualità, concorrenziale ed economicamente sostenibile.

«Siamo orgogliosi dell’accordo stipulato con Comdata che permetterà l’acquisizione sul territorio sardo di competenze e figure professionali altamente qualificate – ha dichiarato Andrea Pizzigoni, chief consumer & small business officer di Fastweb – Vogliamo arrivare a indirizzare l’erogazione dei servizi di assistenza verso il consumatore e cittadino con livelli di qualità sempre maggiori e tali da costruire un rapporto di grande fiducia con le famiglie e le imprese che ci scelgono».

Il protocollo di autoregolamentazione promosso dal ministro Carlo Calenda inizia quindi a dare i suoi frutti. Dopo anni di delocalizzazione selvaggia all’estero, un operatore telefonico decide di riportare le attività in Italia.

I sindacati in questi anni hanno sempre stigmatizzato la decisione di molte aziende di trasferire i call center all’estero, lasciando nella disperazione moltissimi lavoratori.

Secondo i sindacati «i call center fioriscono soprattutto in quei paesi dove è facile trovare lavoratori che parlino italiano, come Albania, Croazia, Romania e Tunisia. Si tratta di circa 15mila lavoratori che ricevono un terzo della paga di un italiano».

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