La Nuova Sardegna

Carta a Pigliaru: subito un patto sociale

Carta a Pigliaru: subito un patto sociale

Il segretario Cisl chiede l’accelerazione della spesa per lavoro e opere pubbliche

12 maggio 2018
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CAGLIARI. Lo scontato semestre bianco di fine legislatura, scatta sempre pochi mesi prima delle elezioni, potrebbe trasformarsi in un cappio al collo per la Sardegna. È questo uno dei passaggi più significativi della lettera-appello che il segretario regionale della Cisl, Gavino Carta, ha inviato al governatore Francesco Pigliaru. Ma ecco, qualche riga dopo, la soluzione contro il rischio dell’immobilismo: «Occorre subito – scrive Carta – che giunta e sindacati si confrontino per siglare un forte patto sociale di legislatura. Dobbiamo individuare insieme i punti prioritari, che poi sono le politiche del lavoro, la coesione sociale e lo sviluppo, su cui definire le basi di un accordo destinato a rendere più efficace l'azione di governo». In particolare, secondo il segretario regionale della Cisl, «occorre accelerare la spesa regionale sul lavoro, sulle opere pubbliche e sulle infrastrutture» e allo stesso tempo «rendere operativi e rafforzare il reddito di inclusione e quindi immediatamente cantierabili le politiche del lavoro e della formazione». Per chiudere con questa priorità: «È indispensabile anche verificare e incrementare i livelli delle prestazioni a favore degli anziani e delle disabilità». Proprio l’approssimarsi della campagna elettorale e il conseguente semestre bianco – avverte Carta – «rischiano di rallentare ancora di più il via libera ai provvedimenti e alle decisioni urgenti da adottare a beneficio dei lavoratori e dell'intera collettività sarda, a partire dai più deboli». Ed è proprio da questa «esigenza dichiarata» che parte la richiesta della Cisl di organizzare il tavolo giunta-sindacati «in vista della manovra di assestamento finanziario e della Finanziaria 2019, l’ultima di questa legislatura». All’inizio del mese era stato il comitato esecutivo della Cisl a sollecitare il confronto politico. Ora la lettera inviata da Carta al presidente della Regione è di fatto un nuovo invito ad accelerare i tempi «se non si vuole mettere a rischio la tenuta, sempre precaria, del sistema Sardegna».

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