La Nuova Sardegna

cagliari 

Stalking e botte alla compagna: quattro anni e 6 mesi

CAGLIARI. Quattro anni e sei mesi, praticamente la condanna chiesta dal pubblico ministero. È la pena che il giudice del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Sanna, ha inflitto a Massimo Saba, 27 anni di...

12 maggio 2018
1 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Quattro anni e sei mesi, praticamente la condanna chiesta dal pubblico ministero. È la pena che il giudice del Tribunale di Cagliari, Giampaolo Sanna, ha inflitto a Massimo Saba, 27 anni di Quartu (Cagliari), accusato di stalking e violenze nei confronti dell'ex compagna. Il processo si è chiuso ieri con la condanna inflitta all'imputato, fratello di Monica Saba, la 34enne arrestata nelle scorse settimane per tentato omicidio. La donna aveva sparato due colpi di pistola verso il padre della giovane che ha denunciato l'uomo per i maltrattamenti e che risulta parte offesa nel processo che si è appena chiuso.

La sentenza è stata accolta da urla e proteste nei confronti del giudice da parte dei familiari del ventisettenne quartese, che nel procedimento penale era difeso dall'avvocato Marco Lisu. Non era in aula invece l'ex compagna, assistita dall'avvocata Anna Maria Busia. Tra le accuse mosse a Saba dal pm Gaetano Porcu ci sono vari episodi di violenza, ma anche un tentativo di incendio e un incidente stradale che l'imputato avrebbe provocato durante un diverbio con la ex.

Tra quindici giorni saranno disponibili le motivazioni della sentenza. Massimo Saba è stato riportato dagli agenti della Polizia penitenziaria nel carcere di Uta, dov'è rinchiusa anche la sorella.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative