Clooney a Olbia Tutto pronto per il primo ciak
di Dario Budroni
L’attore regista si è già trasferito nella villa in affitto Si inizierà a girare nella costa, a Capo Ceraso e Capo Testa
13 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA
OLBIA. Le pecore pascolano beate sotto il sole di maggio. Ma non sanno che poco più in là è cominciata l’invasione dell’esercito americano. Jeep e camionette militari hanno già occupato il piazzale del vecchio aeroporto di Venafiorita. Mentre tra pochi giorni a dare manforte ai mezzi terrestri sarà una squadriglia di bombardieri che decollerà direttamente dagli Stati Uniti. Una occupazione che Venafiorita ha già subìto nel lontano 1943. Stavolta però è tutto finto. È solo George Clooney che si prepara a girare «Catch–22». Il set della serie tv ormai è quasi pronto. E visto che al primo ciak manca davvero poco, lo stesso Clooney si è già trasferito in una villa poco lontana da Olbia per concentrarsi sul suo nuovo lavoro.
Il primo ciak. Le riprese in Gallura dovrebbero cominciare a fine mese. Attorno al 25 maggio saranno girate alcune scene sulla costa, con tutta probabilità a Capo Ceraso, nel territorio di Olbia, e a Capo Testa, a Santa Teresa. Dal 28 in poi, invece, tutti a Venafiorita. Le telecamere resteranno accese fino a metà luglio, poi Clooney, che della serie è co–regista e anche interprete, si sposterà a Viterbo per un altro tour de force dietro e davanti la telecamera.
Il set militare. La serie «Catch–22», che nel 2019 sarà trasmessa su Hulu e Sky, è ambientata durante la seconda guerra mondiale. Per questo la produzione ha scelto l’aeroporto dismesso di Venafiorita, dove sta ricreando una base aerea degli anni Quaranta. È stato già costruito un accampamento militare e, dopo le riproduzioni dei mezzi terrestri, presto arriveranno alcuni aerei da guerra, come i B–25 Mitchell, i Junkers Ju 52 e i Messerschmitt ME 108. Durante le riprese saranno utilizzate anche diverse armi. Basti pensare che la produzione avrebbe addirittura programmato un bombardamento dell’aeroporto.
Le comparse. Poche settimane fa in 1800 hanno partecipato al casting organizzato dalla produzione per andare alla ricerca di comparse locali. In tutto sono state ingaggiate 300 persone di tutte le età. In questi giorni, nella zona industriale di Olbia, sono in corso le prove dei costumi, mentre a breve le comparse cominceranno a prendere confidenza con il set e con i ruoli assegnati. Al lavoro anche numerosi professionisti e aziende locali, tra operai, cuochi, guardie e scenografi. Invece gli addetti ai lavori, circa 400, hanno trovato sistemazione negli hotel di Olbia e dintorni.
Il primo ciak. Le riprese in Gallura dovrebbero cominciare a fine mese. Attorno al 25 maggio saranno girate alcune scene sulla costa, con tutta probabilità a Capo Ceraso, nel territorio di Olbia, e a Capo Testa, a Santa Teresa. Dal 28 in poi, invece, tutti a Venafiorita. Le telecamere resteranno accese fino a metà luglio, poi Clooney, che della serie è co–regista e anche interprete, si sposterà a Viterbo per un altro tour de force dietro e davanti la telecamera.
Il set militare. La serie «Catch–22», che nel 2019 sarà trasmessa su Hulu e Sky, è ambientata durante la seconda guerra mondiale. Per questo la produzione ha scelto l’aeroporto dismesso di Venafiorita, dove sta ricreando una base aerea degli anni Quaranta. È stato già costruito un accampamento militare e, dopo le riproduzioni dei mezzi terrestri, presto arriveranno alcuni aerei da guerra, come i B–25 Mitchell, i Junkers Ju 52 e i Messerschmitt ME 108. Durante le riprese saranno utilizzate anche diverse armi. Basti pensare che la produzione avrebbe addirittura programmato un bombardamento dell’aeroporto.
Le comparse. Poche settimane fa in 1800 hanno partecipato al casting organizzato dalla produzione per andare alla ricerca di comparse locali. In tutto sono state ingaggiate 300 persone di tutte le età. In questi giorni, nella zona industriale di Olbia, sono in corso le prove dei costumi, mentre a breve le comparse cominceranno a prendere confidenza con il set e con i ruoli assegnati. Al lavoro anche numerosi professionisti e aziende locali, tra operai, cuochi, guardie e scenografi. Invece gli addetti ai lavori, circa 400, hanno trovato sistemazione negli hotel di Olbia e dintorni.
