La Nuova Sardegna

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I parlamentari del M5s: intervenga il ministero per salvare la Saipem

NUORO. «Servono interventi urgenti per scongiurare la chiusura dello stabilimento Saipem di Arbatax, destinato a interrompere l’attività dopo il prepensionamento di 40 lavoratori su 130. Il ministero...

16 maggio 2018
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NUORO. «Servono interventi urgenti per scongiurare la chiusura dello stabilimento Saipem di Arbatax, destinato a interrompere l’attività dopo il prepensionamento di 40 lavoratori su 130. Il ministero dell’economia deve intervenire immediatamente e l’Eni non può disimpegnarsi da un territorio già in grave crisi». Lo affermano i parlamentari isolani del Movimento Cinquestelle (i senatori Emiliano Fenu, Ettore Licheri, Elvira Evangelista e Vittoria Bogo Deledda, e i deputati Alberto Manca e Mara Lapia), a Nuoro per un incontro con i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’azienda, Ezio Mura e Bonaria Piras. Tutti ritengono indispensabili interventi urgenti presso il ministero. «Si rischia di perdere una fonte di sviluppo per l’intero territorio coinvolgendo anche le imprese dell’indotto. La Saipem è controllata per il 30% da Eni, che ha rappresentato e potrebbe rappresentare il maggior committente. La totale assenza di nuovi progetti complessi e l’attuale attività su progetti residuali, oltre a causare perdita di capitale umano e di professionalità specializzate, fa ritenere altamente probabile che vi sia da parte dell’azienda la volontà di dismettere l’attività dello stabilimento, delocalizzandone le sedi decisionali e lavorative in altre nazioni».

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