La Sardegna è la più verde tra le regioni italiane
dall’inviato
L’europarlamentare Soru: «Ci siamo accorti del valore dell’investimento, ora il ritorno economico»
17 maggio 2018
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TEMPIO. In Europa oltre il 40% cento della superficie è coperta da foreste per un totale di 177 milioni di ettari: crescono del 4% all’anno, in controtendenza con diverse altre aree del mondo. Sono 12 milioni gli ettari in Italia, la Sardegna concorre per 1,2 milioni di ettari (ben il 54% dell’intera isola) di cui 580mila di foreste vere e proprie e 630mila di superfici boschive. Appartengono ai privati per il 65% mentre il 33% è pubblico. Secondo l’ultimo Ifnc, l’inventario nazionale sulle foreste, si registra un incremento di quasi 54mila ettari nell’isola.
Per l’europarlamentare sardo Renato Soru, ieri tra i relatori «ha un senso aver organizzato in Sardegna un meeting così importante, visto il ruolo che questa regione svolge nelle attività di forestazione, seguendo le politiche europee che spingono verso sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici. Forse nel passato abbiamo erroneamente visto quella forestale come un’attività “sociale”, utile a fronteggiare la disoccupazione nelle zone interne. In realtà, visto il risultato in termini di ettari e il grande contributo tra le regioni italiane alla cattura della C02, ci accorgiamo di aver fatto un grande investimento ambientale per il futuro. Occorre continuare così e il valore del lavoro svolto può aumentare col ritorno economico di questi investimenti, in termini di turismo, attraverso le attività non forestali, e lo sfruttamento delle biomasse, ancora poco utilizzate». Gli ospiti stranieri sono rimasti affascinati dalle foreste isolane nelle visite effeuttuate nei giorni precedenti.
«Abbiamo avuto un’ottima impressione dei servizi dell’ecosistema delle foreste sarde e di come si fa sviluppo con il turismo rurale – dice lo svedesePer-Olof Wedin, president di Eustafor – per la nostra rete è foriero di idee. Certo c’è grande differenza tra le foreste nordiche e quelle italiane, ma abbiamo trovato grande organizzazione e spunti importanti da cui prendere esempio». (a.palm.)
Per l’europarlamentare sardo Renato Soru, ieri tra i relatori «ha un senso aver organizzato in Sardegna un meeting così importante, visto il ruolo che questa regione svolge nelle attività di forestazione, seguendo le politiche europee che spingono verso sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici. Forse nel passato abbiamo erroneamente visto quella forestale come un’attività “sociale”, utile a fronteggiare la disoccupazione nelle zone interne. In realtà, visto il risultato in termini di ettari e il grande contributo tra le regioni italiane alla cattura della C02, ci accorgiamo di aver fatto un grande investimento ambientale per il futuro. Occorre continuare così e il valore del lavoro svolto può aumentare col ritorno economico di questi investimenti, in termini di turismo, attraverso le attività non forestali, e lo sfruttamento delle biomasse, ancora poco utilizzate». Gli ospiti stranieri sono rimasti affascinati dalle foreste isolane nelle visite effeuttuate nei giorni precedenti.
«Abbiamo avuto un’ottima impressione dei servizi dell’ecosistema delle foreste sarde e di come si fa sviluppo con il turismo rurale – dice lo svedesePer-Olof Wedin, president di Eustafor – per la nostra rete è foriero di idee. Certo c’è grande differenza tra le foreste nordiche e quelle italiane, ma abbiamo trovato grande organizzazione e spunti importanti da cui prendere esempio». (a.palm.)
