La Nuova Sardegna

Iglesias, sfida a cinque nella città ostaggio della disoccupazione

di Tamara Peddis
Iglesias, sfida a cinque nella città ostaggio della disoccupazione

Il Pd alleato con l’Udc di Oppi, ma la sinistra va da sola Il M5s scommette su un 26enne, unità nel centrodestra

19 maggio 2018
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IGLESIAS. Cinque candidati e tredici liste per le prossime elezioni amministrative di Iglesias, oltre 26 mila abitanti. Dopo la decisione del sindaco uscente del Pd, Emilio Gariazzo, di non ricandidarsi alla guida della città, i dem, insieme a tre liste civiche, hanno puntato sul candidato Mauro Usai, 29 anni, segretario regionale dei giovani democratici e presidente uscente del consiglio comunale. Le altre liste sono Il tuo segno, Rinnova Iglesias e la lista Piazza Sella-Udc, che cinque anni fa sosteneva il candidato del centrodestra Gianmarco Eltrudis, ma quest'anno appoggia il centrosinistra. Un'intesa che il leader sardo dell'Udc Giorgio Oppi ha cercato di raggiungere anche nel 2013, ma senza arrivare poi a un accordo. Quest'anno la situazione politica è cambiata. «È un centrosinistra diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi – dice Usai – perché si presenta con un progetto più largo e condiviso in base al quale ho accettato la candidatura». Sulle priorità del programma precisa: «L'attenzione alle cosiddette periferie esistenziali, cioè le categorie deboli, come i giovani, gli anziani, le imprese in grande difficoltà. Per attuare i progetti è importante il reperimento dei fondi europei per rilanciare i vari settori, in particolare il turismo».

In opposizione a una coalizione di centrosinistra, che in queste elezioni sposta il suo asse verso il centro con la lista udc, si presenta la Sinistra sarda, lcomposta da Partito Comunista e Rifondazione con la candidatura, alla poltrona più alta del municipio, di Asmaa Oug, 46 anni di origine marocchina, tre figli, mediatrice linguistica e culturale. È in Sardegna da 23 anni e ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2016. «Il nostro obiettivo – spiega la candidata – è quello di tornare alla vera sinistra, con i suoi valori come integrazione, diritto al lavoro e alla salute, contrastando tutti i disagi che subiscono i cittadini in particolare in ambito sanitario». Quest'anno, dopo aver ottenuto la certificazione partecipa alla competizione elettorale del prossimo 10 giugno anche il Movimento cinque stelle con il candidato sindaco Federico Garau, 26 anni, studente di economia all'Università di Cagliari. «Ci presentiamo – dice – come la vera e unica alternativa alla vecchia politica, con l'obiettivo di metterci al servizio dei cittadini, gli stessi che dal 2013 incontriamo nelle piazze tramite i nostri banchetti informativi, e tra le priorità dei dieci punti del programma c'è in primis il miglioramento della situazione sanitaria e una città che punti allo sviluppo turistico per 365 giorni l'anno e al potenziamento del decoro urbano».

Tra i cinque candidati sindaco c'è anche Carlo Murru, 54 anni, direttore degli ospedali di Iglesias, sostenuto da due civiche, Progetto per Iglesias e Iglesias risorge. «La città mostra un degrado pazzesco dal centro alle frazioni, necessita di essere rivalutata nel suo complesso, ma soprattutto deve riacquistare non un ruolo centrale nel territorio ma anche dignità con un amministrazione competente e un sindaco con un vero potere decisionale, senza deleghe alla burocrazia del comune». A correre per la carica di primo cittadino c'è anche la consigliera uscente Valentina Pistis, 32 anni, sostenuta da cinque liste: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Riformatori iglesienti, Iglesias in comune e Cas@iglesias, che nelle elezioni comunali del 2013 sosteneva il centrosinistra con Emilio Gariazzo, gruppo che è poi passato all'opposizione in consiglio. Per la candidata «Iglesias è una città seriamente impoverita che ha necessità di riorganizzare la macchina amministrativa, di interventi sulla povertà, sulla disabilità, senza dimenticare le politiche abitative. Decisivo è il dialogo iniziato con i funzionari europei: immense risorse gestite dalla commissione europea, mai finora utilizzate dalla nostra amministrazione comunale».

A evidenziare il disagio sociale ed economico che vive Iglesias è anche il parroco don Giorgio Fois di San Pio X del quartiere più popoloso, Serra Perdosa con 8mila abitanti. «Nel quartiere vivono molte coppie giovani, ma anche tanti anziani, il 60% sono poveri, il 30% pensionati e i restanti hanno ancora un lavoro, ma oltre al disagio economico, c'è il degrado degli spazi urbani, strade dissestate, marciapiedi pericolosi, aree sportive abbandonate, barriere architettoniche, problemi segnalati da diverso tempo tanto che la gente manifesta oramai poca fiducia verso chi si propone per amministrare la città».

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