La Nuova Sardegna

La sfida ad Assemini Nel regno grillino è una corsa a cinque

di Stefano Ambu
La sfida ad Assemini Nel regno grillino è una corsa a cinque

M5s si spacca, centrosinistra pure: il Pd va da solo Due le civiche, nel centrodestra il simbolo Lega-Psd’Az

20 maggio 2018
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ASSEMINI. Un tempo era la patria delle discoteche: Kilton, Eurogarden, K2. Dalla fine degli anni Settanta agli anni Novanta, da John Travolta ai primi sussulti della house, la febbre del sabato sera del Cagliaritano era quasi tutta ad Assemini. Dal movimento in pista, al Movimento cinque stelle. Un salto di una ventina di anni: il primo sindaco grillino in Sardegna, Mario Puddu, è stato eletto nel 2013 proprio nella cittadina alle porte di Cagliari. E ora? Si balla di meno, ma si balla ancora, soprattutto in politica.

La sfida. I pentastellati ci riprovano, ma non con l'ariete che aveva sfondato la prima porta. Il candidato sindaco è Sabrina Licheri, presidente della assemblea civica della consiliatura in scadenza. Quarantasette anni, è socia di uno studio di consulenza e contabilità. E Puddu? Non partecipa in prima persona. Ma l'appuntamento con le elezioni forse è solo rimandato di qualche mese: già coordinatore regionale nella campagna elettorale in occasione delle elezioni politiche di marzo, potrebbe essere l'uomo scelto dal Movimento per provare ad aprire questa volta un portone, quello della Regione.

Ichnusa e panadas. Quasi 27mila abitanti, Assemini è uno dei centri più grandi e importanti del Cagliaritano. Con molti cagliaritani in fuga. Chi cerca casa e non la trova nel capoluogo si spinge sino ai due semafori di ingresso della strada 130. Le glorie cittadine, passata l'ondata delle discoteche, continuano a essere la lavorazione delle ceramiche. E, a tavola, la panada alle anguille. Nel territorio, nella zona industriale di Macchiareddu, c'è anche lo stabilimento della birra Ichnusa. Mentre, appena fuori dal centro, dall'altra parte della statale, c'è il centro sportivo del Cagliari calcio, conosciuto dagli appassionati come Asseminello.

I cinque candidati. Beppe Grillo è entrato nella storia politica di Assemini con un comizio nel 2013, proprio in vista delle elezioni che portarono il Movimento alla fascia tricolore. Lo scenario però non è esattamente come allora. In occasione del voto di cinque anni fa ci fu un vero e proprio spargimento di liste e candidati sindaci. Gli aspiranti primi cittadini allora furono addirittura undici. Un lustro più tardi il quadro è nettamente ridimensionato: i candidati sindaco sono più che dimezzati, sono "solo" cinque. Anche se le spaccature restano. Una ha riguardato proprio il Movimento cinque stelle in campo con la Licheri. Irene Piras, ora candidato sindaco della civica Progetto LiberAssemini, era stata eletta nel 2013 nella lista grillina. Ma, insieme ad altre due consigliere, era entrata in polemica (diciamo anche in battaglia) con il sindaco Puddu: una vera e propria guerra interna che aveva portato inevitabilmente alla divisione. C'era stato anche un esposto e la vicenda era approdata in tribunale. Piras, 51 anni, sposata, due figli, guida una lista che fa l'occhiolino a chi non si ritrova più con Beppe Grillo. Ma anche a chi, nel centrosinistra, cerca strade alternative al Partito Democratico. Centrosinistra e Movimento cinque stelle furono i principali protagonisti della corsa alle ultime elezioni. Ma c'è anche chi vuole mettersi in mezzo e "Andare oltre": è questo il nome scelto dalla coalizione di centrodestra. Sulla carta è uno squadrone: è spinto infatti dal vento delle ultime elezioni politiche. E può contare su un attacco a cinque liste. Alla guida Antonio Scano, tributarista di 48 anni. Si presenta alle elezioni con Proposta civica, la sua lista, Riformatori, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega-Psd'Az. Il centrosinistra? Gioca con il vento contrario delle politiche. E la compattezza mostrata nel 2013 è andata a farsi benedire. Cinque anni fa la coalizione era la più ricca di sigle, erano infatti ben quattro: Italia dei Valori-Unione popolare cristiana, Pd, Alleanza per Assemini, Assemini migliore sardista e socialista. Una armata che, guidata dal candidato sindaco Luciano Casula, era anche andata in vantaggio al primo turno. Perdendo però poi al ballottaggio contro Puddu. Quella squadra si è però persa per strada. La sigla Pd è infatti rimasta al candidato sindaco Francesco Lecis, 52 anni, libero professionista. Mentre Francesco Consalvo, 43 anni, ingegnere, consigliere dei Dem, si è presentato con una civica che porta il nome di Democratici progressisti per Assemini. L'area politica è la stessa, ma l'aria nel centrosinistra, almeno rispetto al passato, è cambiata.

L’attesa. Sardegna uguale Italia? Chi lo sa, è la domanda che politicamente si fanno tutti. Così come ci sono anche i sostenitori della teoria "ma le comunali sono una cosa diversa".

Chissà: dubbi e teorie saranno risolti o confutati o confermati il 10 giugno. Ma c'è molta attesa e molta curiosità. E c'è anche una certezza: il responso dell’urna alle amministrative di Assemini sarà inevitabilmente un segnale molto importante anche in vista della grande partita delle elezioni regionali che si giocherà il prossimo anno.

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