La Nuova Sardegna

Sostenibilità ambientale: Tavolara è un modello

di Dario Budroni
Sostenibilità ambientale: Tavolara è un modello

L’isola leader del progetto comunitario Isos per l’azzeramento delle emissioni L’obiettivo è l’autogestione energetica con il fotovoltaico e le mini-torri eoliche 

22 maggio 2018
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OLBIA. Il sole e il vento sono a portata di mano. E guai a non approfittarne, soprattutto se si aspira a diventare una isola a impatto zero. Tavolara diventa così un modello, un esempio da seguire, un laboratorio dove sperimentare la sostenibilità ambientale. L’obiettivo è l’autogestione energetica e la corretta gestione dell’acqua e dei rifiuti, senza mai tralasciare la missione della tutela della biodiversità. Un percorso cominciato da un pezzo e che adesso entra sempre più nel vivo. In questi giorni saranno compiuti importanti passi in avanti. Tavolara, la sua vicina Molara e le aule didattiche dell’Area marina protetta ospiteranno numerosi partner internazionali per un ciclo di incontri, visite e laboratori che punta a individuare il percorso che porterà alla certificazione di «Isola a impatto zero». Tutto rientra nel progetto comunitario Isos, cioè isole sostenibili. Un progetto che promuove la sostenibilità delle piccole isole del Mediterraneo e che coinvolge in particolare le aree naturalistiche italiane e francesi. Tra le altre cose la rete Isos ha promosso la nascita dell’associazione Smilo, che ha l’obiettivo di creare un marchio certificato di isola sostenibile. Tavolara è stata indicata come isola pilota dove testare la procedura di certificazione.

Isola a impatto zero. Le azioni attivate dall’Amp sono diverse e guardano tutte nella stessa direzione. Ai primi posti, dunque, c’è la totale conversione alle energie rinnovabili. Un percorso che passa attraverso il potenziamento dell’impianto fotovoltaico già presente sull’isola per garantire una completa autonomia. E poi il microeolico, cioè un impianto di mini–torri per assorbire l’energia del vento. Tra gli altri punti la creazione di un centro di raccolta di rifiuti non impattante a Cala Finanza, sulla terraferma. Tavolara, che d’estate viene invasa di turisti, produce una certa mole di rifiuti. Saranno quindi differenziati e trasportati in barca nell’ecocentro di Cala Finanza.

La grande rete. Il progetto Isos coinvolge la Regione, l’Amp di Tavolara, il Parco dell’arcipelago toscano, la provincia di La Spezia e i partner francesi Espace littoral et des rivages lacustres, Office de l’environnement de la Corse, Parc national de Port-Cros e Ville de Cannes. «Davanti a una platea internazionale, vogliamo presentare un evento al quale teniamo molto e dare coerenza a un lavoro che portiamo avanti da dieci anni in continuità con la nostra visione di politica ambientale – commenta Augusto Navone, direttore dell’Amp –. Rivendichiamo la nostra capacità di ottenere le risorse finanziarie necessarie per le attività strategiche dell’ente». Sulla stessa linea Alessandro Casella, presidente dell’Amp: «È importante il lavoro svolto per coniugare la salvaguardia dell’ambiente nella riserva naturale a un tangibile ritorno economico». Soddisfatto anche Francesco Lai, sindaco di Loiri Porto San Paolo: «Puntiamo a mettere Tavolara al centro della gestione di un progetto a impatto zero per quanto riguarda l’energia, l’acqua e i reflui. L’isola rappresenta un attrattore turistico importante per il territorio».

Gli appuntamenti. Da oggi a venerdì, proprio per parlare di impatto zero, l’Area marina ospiterà i suoi partner internazionali. Oggi alle 9.30 nella «Casa delle farfalle di mare» di Porto San Paolo il primo appuntamento dedicato al progetto Smilo e che vedrà coinvolto il comitato insulare nato con lo scopo di creare il marchio «Isola sostenibile». Alle 19.30 al Molo Brin di Olbia il cocktail di benvenuto a bordo del veliero «Patriar’ch». Domani il laboratorio «Zero impatto» direttamente a Tavolara, a partire dalle 9.30. L’Amp illustrerà dunque ai partner tutte le strategie messe in campo in questi anni per ottenere la massima sostenibilità ambientale. Sempre a Tavolara, per tutto il giorno, l’equipaggio del «Patriar’ch» raccoglierà i rifiuti nelle spiagge. Giovedì dalle 9.30 a Porto San Paolo un nuovo confronto sulla politica di gestione della risorsa idrica, mentre alle 9 a Olbia un gruppo di studenti del liceo Gramsci incontrerà i membri del «Patriar’ch». Venerdì, infine, escursione sull’isola di Molara.

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