La Nuova Sardegna

Il Cnr di Sassari in prima linea contro i tumori

di Antonello Palmas
Il Cnr di Sassari in prima linea contro i tumori

Airc: 2,2 milioni all’Istituto di chimica biomolecolare che studierà i meccanismi delle metastasi

25 maggio 2018
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SASSARI. Passa anche per Sassari la difficile battaglia contro il cancro: l’Unità di genetica dei tumori dell’Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Cnr di Sassari diretta da Giuseppe Palmieri è uno dei poli scelti per far parte del nuovo programma speciale dedicato allo studio delle metastasi, che causano il 90% delle morti da tumore, lanciato dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). A questo scopo riceverà 2,2 milioni di euro.

L’iniziativa gode in tutto di un finanziamento di circa 14 milioni di euro l’anno per 7 anni, raccolti da Airc con il 5x1000, e ha l’obiettivo di studiare il ruolo di specifiche alterazioni del Dna nel favorire la comparsa di metastasi e nel rendere le cellule tumorali “invisibili” al sistema immunitario dei pazienti, riducendo quindi l’efficacia clinica dell’immunoterapia e le possibilità di guarigione del paziente.

Spiega il coordinatore del progetto Michele Maio, direttore del Centro di immuno-oncologia dell’Aou di Siena: «Circa la metà dei pazienti trattati non rispondono efficacemente all’immunoterapia, ovvero alle cure che stimolano le nostre difese ad attaccare il cancro. Il nostro programma si propone come obiettivo finale di potenziare l’effetto dell’immunoterapia attraverso l’impiego di farmaci che aumentino il riconoscimento delle cellule tumorali da parte del sistema immunitario, concentrandoci su tre tipi di tumori: melanoma, mesotelioma e glioblastoma in forma avanzata».

Il ruolo del Cnr sassarese sarà specifico: «Il nostro contributo al progetto è sviluppare nuovi marcatori di risposta e/o resistenza all’immunoterapia, attraverso lo studio genetico e molecolare dei meccanismi della progressione tumorale e della formazione delle metastasi» spiega Giuseppe Palmieri (Icb-Cnr), che lavorerà in stretta collaborazione con Antonio Cossu dell’Aou di Sassari. «Lo studio consentirà di comprendere i meccanismi molecolari che sono alla base dello sviluppo ed espansione delle metastasi, favorendo l’ulteriore potenziamento delle strategie terapeutiche per il loro trattamento, con l’obiettivo di migliorare la curabilità del cancro».

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