La Nuova Sardegna

Lotto: «Aras e Apa garantiscano l’assistenza»

Lotto: «Aras e Apa garantiscano l’assistenza»

Zootecnia, il presidente della commissione “avvisa” i vertici. Sanna (Cgil): la soluzione sia veloce

25 maggio 2018
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CAGLIARI. «I commissari di Aras e Apa sono chiamati a onorare gli impegni con la Regione, mantenere in servizio i lavoratori per continuare a espletare i servizi di assistenza alle aziende zootecniche che verranno puntualmente pagati dalla Agenzia Laore dietro verifica della loro regolarità». È l’invito di Luigi Lotto, presidente della commissione attività produttive del Consiglio, al termine del ciclo di audizioni sulla controversa vicenda delle associazioni regionale e provinciali allevatori. Ed è la precisazione “dietro verifica della regolarità” che fa la differenza, considerato che di recente i commissari Aras e i dirigenti Laore si sono accusati a vicenda di essere debitori.

«Accanto a una legittima preoccupazione dei sindacati sulle prospettive per i quasi 400 lavoratori interessati – dice Lotto – , è emersa con chiarezza la responsabilità dei vertici Aras e Apa per una gestione delle associazioni con troppe ombre. Situazione che ha costretto la direzione di Laore a una verifica costante sulla regolarità dell’espletamento dei servizi per poter erogare i finanziamenti stanziati dal Consiglio. La scelta grave di messa in liquidazione dell’Aras da parte dei commissari, giustificata con mancati incassi di crediti dalla Regione e da noi non condivisa, ha ulteriormente aggravato la situazione». Lotto afferma di attendere ora con fiducia l’esito del confronto col ministero sulla possibilità di internalizzare in Laore il servizio di assistenza alle aziende zootecniche applicando la legge regionale 3/2009. «Se ciò non fosse possibile, troveremo la soluzione che eviti gli errori del passato e dia comunque certezza ai lavoratori e alle aziende zootecniche isolane».

I sindacati si sono presentati divisi alle audizioni: da una parte gli autonomi e dall’altra i confederali, accusati dai primi di non volere l’inglobamento in Laore e puntare su altre soluzioni. «È passato un messaggio non corretto – spiega Lucio Sanna della Flai Cgil – secondo cui noi saremmo contrari all’internalizzazione. In realtà noi puntiamo sulla stabilizzazione. Ci hanno sempre risposto che la 3/2009 era inapplicabile, a quel punto non potevano che lavorare sull’alternativa prospettata, il passaggio a una società sotto l’egida dell’assessorato. E tutti erano d’accordo. Ora invece emerge che si sta studiando la fattibilità della soluzione Laore, se così fosse saremmo i più felici. Ciò che chiediamo è che si risolva la diatriba, e in fretta: il 7 giugno scadono i termini della messa in liquidazione di Aras, dal giorno 8 possono scattare i licenziamenti. Non vogliamo che si perdano mensilità, posti e diritti acquisiti. E la politica a dover risolvere un problema che oltre al nostro futuro professionale minaccia quello di un comparto economico strategico». (a.palm.)

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