La Nuova Sardegna

Non abusò dei figli, c’è il risarcimento

Oristano, 400mila euro per un 48enne che ha passato 17 anni in carcere

25 maggio 2018
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ORISTANO. «Mi aspettavo di più. Non è un risarcimento, ma un semplice rimborso spese per 17 anni da incubo». Saverio De Sario, 48enne di Abbasanta, aveva chiesto allo Stato un milione e mezzo di euro per essere stato condannato in via definitiva ad undici anni di carcere. Ingiustamente, come ha stabilito la Corte d'Appello di Perugia che con la revisione del processo lo ha assolto dall'accusa di abusi sessuali sui due figli. Fondamentale la loro ritrattazione, avvenuta 15 anni dopo le dichiarazioni fornite agli inquirenti quando avevano nove e dodici anni. «Era stata nostra madre a costringerci a dichiarare il falso», hanno detto ai giudici Michele e Gabriele De Sario, oggi adulti e che all'epoca dei fatti hanno vissuto tra la Sardegna e Brescia. Dopo l'assoluzione dell'aprile scorso, Saverio De Sario ora incassa il risarcimento per ingiusta detenzione. Un assegno da 400mila euro per 1.068 giorni trascorsi in carcere. Prima, sottoposto a custodia cautelare, dal 20 novembre 2001 al 17 gennaio 2003, e poi dal 16 luglio 2015, con l'inizio dell'esecuzione della sentenza definitiva, al 21 aprile 2017, giorno della sentenza al termine del nuovo processo dopo l'accoglimento della revisione. «Non è in dubbio che De Sario abbia diritto ad una riparazione commisurata alla durata dell'espiazione della pena e alle conseguenze personali e familiari derivanti dalla condanna», si legge nella sentenza della Corte d'appello di Perugia. «In questi 17 anni per difendermi da accuse assurde ho dovuto vendere la casa di famiglia per pagare le spese legali. Per questo 400mila sono troppo pochi» commenta De Sario. Dopo l'uscita dal carcere un anno fa l'azienda di trasporti per la quale lavorava - prima di finire nel carcere di massima sicurezza di Sassari - lo ha riassunto. «Si osserva che l'uomo ha subito due lunghe interruzioni della vita lavorativa» ha stabilito la Corte umbra. Il legale di Saverio De Sario, l'avvocato bresciano Massimiliano Battagliola sta valutando se ricorrere in Cassazione: «Perché 400mila euro sono i soldi che un fumatore incallito avrebbe speso in sigarette dal 2001 ad oggi, periodo del calvario del mio assistito. Per fortuna Saverio non ha questo vizio».



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