La Nuova Sardegna

Ats: «Sla, i pazienti non saranno lasciati soli»

Ats: «Sla, i pazienti non saranno lasciati soli»

L’azienda sanitaria ai familiari: modifiche al servizio, ma resta un’eccellenza. Peru, Fi: «No ai tagli»

30 maggio 2018
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SASSARI. «La Ats Sardegna-Assl Sassari ritiene doveroso precisare che non è in atto alcun ridimensionamento dell'assistenza ai malati Sla». L’azienda sanitaria interviene dopo l’allarme lanciato sulle pagine della Nuova dai familiari dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica sulla scadenza della convenzione con il pool di infermieri specializzati (già affiancati da quelli di una cooperativa) che non sarebbero riconfermati. Il timore è che i loro cari non saranno seguiti da personale con competenze adeguate.

«Affermare – afferma l’Ats – che il servizio Adi (assistenza domiciliare integrata, ndc) e in particolare il suo preziosissimo terzo livello è oggetto di “cancellazione” o “smantellamento” mette ingiustamente in cattiva luce un servizio che è (e resterà) un servizio di eccellenza su tutto il territorio regionale». L’Ats spiega che l’equipe che si prende cura dei pazienti affetti da Sla (più di 40 nei distretti di Sassari e Alghero) è composta da 5 medici specializzati (4 anestesisti rianimatori e uno pneumologo, tutti con esperienza ospedaliera) e da 25 infermieri che si recano a casa dei pazienti per verificare il loro stato di salute, per effettuare le medicazioni e per controllare il corretto funzionamento delle apparecchiature mediche.

Secondo l’azienda non è vero che “il 31 maggio scade la convenzione col personale specializzato”: «L’unica convenzione oggetto di rinnovo, tra Ats e Aou per prestazioni aggiuntive e con scadenza a fine giugno, è rivolta agli infermieri che operano in area critica. La settimana scorsa, nel rispetto dei tempi procedurali, l’Assl ha proposto loro una bozza di collaborazione che prevede l’applicazione della nuova tariffa Ats. Con la nuova convenzione, quelli di Sassari guadagneranno compensi per orario aggiuntivo come gli altri che operano nel resto dell’isola».

L’Ats precisa che «a prescindere dall’esito del rinnovo, nessun paziente sarà “lasciato solo, e che l’Assl di Sassari è già al lavoro per adottare un’eventuale misura alternativa». Inoltre, riguardo alle emergenze «non solo esistono percorsi preferenziali dedicati ai pazienti Sla, ma anche appositi percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali. Per cui ogni volta che un familiare chiama un'ambulanza, il soccorso è prestato da una equipe composta da un medico e da alcuni infermieri e non da “volontari che non hanno competenza per affrontare certe situazioni”. E al pronto soccorso il paziente viene osservato con una priorità specifica e indirizzato al reparto più idoneo, nel rispetto della patologia e dell’appropriatezza del percorso sanitario, principio normativo inderogabile.

Critiche dal vicepresidente del consiglio regionale Antonello Peru (FI): «Le modifiche e i tagli paventati sono inaccettabili, colpiscono non solo le persone affette da Sla ma anche le famiglie» dice, esprimendo «grande preoccupazione per l’effetto della riduzione delle prestazioni aggiuntive. Una sforbiciata che può portare all’interruzione della convenzione con gli operatori specializzati». (a.palm.)

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