La Nuova Sardegna

Pigliaru commissario per l’area dell’ex Arsenale

Pigliaru commissario per l’area dell’ex Arsenale

Gentiloni ha nominato il presidente della Regione prima di lasciare Palazzo Chigi Avrà pieni poteri e potrà spendere i 50 milioni inseriti nel Patto per la Sardegna

30 maggio 2018
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CAGLIARI. La Regione deciderà da sola il ritorno alla vita dell’ex Arsenale di La Maddalena, travolto dalla beffa del G8 fantasma del 2009 e da allora abbandonato, in rovina. Poco prima di lasciare Palazzo Chigi, Paolo Gentiloni ha nominato il presidente della Regione commissario straordinario per «la rigenerazione dell'area di rilevante interesse nazionale dell'ex Arsenale militare di La Maddalena». Francesco Pigliaru avrà pieni poteri sulle bonifiche, sulle ristrutturazioni e soprattutto potrà spendere i 50 milioni inseriti, a suo tempo, nel Patto per la Sardegna, firmato nel 2016 con l’allora governo Renzi. Dovrebbe essere la fine dell’agonia, dura da dieci anni, per l’ex Arsenale, ritornato sotto il controllo della Regione all’indomani della transazione fra la Protezione civile nazionale e il gruppo Marcegaglia, l’ex concessionario, che ha incassato una liquidazione di ben 21 milioni. Ora il cantiere della rinascita potrà essere aperto. Quando? «Molto presto», ha annunciato la Regione.

Gruppo di lavoro. «La nomina – è stato il commento di Pigliaru – è la conclusione di un percorso che abbiamo costruito, con pazienza e caparbietà, per restituire a La Maddalena le prospettive di sviluppo interrotte all’improvviso nel 2009». Il neo commissario straordinario sarà operativo da subito: «Ho costituito in giunta – prosegue Pigliaru – un gruppo di lavoro che mi affiancherà in vista degli incontri e delle consultazioni con i soggetti coinvolti nel progetto di riqualificazione, a cominciare dal Comune, per far partire e concludere rapidamente tutti gli interventi».

Tempi rapidi. «Presto – scrive il governatore – saremo a La Maddalena per condividere con l'intera comunità questo risultato e illustrare le prime fasi operative. Entro due settimane, saremo pronti con un piano specifico sulle attività che dovranno partire immediatamente e quelle successive». La svolta, va ricordato, è arrivata l’8 maggio, col riconoscimento da parte del Consiglio dei ministri dell’ex Arsenale come «sito d’interesse nazionale», è stato questo l’ultimo atto, quello decisivo, prima della nomina del commissario.

Finalmente. Lo ha detto il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta, capogruppo dell’Upc, che è di La Maddalena. «In questi ultimi mesi, la battaglia di rivendicazione – scrive in un comunicato – è stata condotta dalla Regione con forte determinazione, si è conclusa positivamente e finalmente apre una nuova prospettiva per il futuro di La Maddalena dopo anni di mortificazioni e delusioni. La Regione può finalmente governare in piena autonomia quel processo tanto atteso per rilancio e la riqualificazione dell’area dell’ex Arsenale». Per aggiungere: «Ora che la Regione è ritornata nella piena titolarità del polo, deve accelerare i tempi per le bonifiche e le opere di restauro. E la nomina di Pigliaru come commissario straordinario è una garanzia in più per i maddalenini, che aspettano da dieci anni una compensazione per la beffa subita con il G8 fantasma». Positivo anche il commento del consigliere regionale gallurese Giuseppe Meloni del Pd: «Con la firma del decreto di nomina, il presidente del Consiglio Gentiloni ha, ancora una volta, mantenuto gli impegni assunti con la Sardegna».

Milioni in cassa. La Regione avrà a disposizione i 50 milioni previsti dal Patto per la Sardegna. Nel dettaglio: 20,4 milioni dovranno essere destinati alla bonifica anche esterna della darsena e delle aree vicine, 15 milioni per rendere produttivi gli insediamenti e gli ultimi 15 milioni per interventi di rilancio delle attività culturali e del turismo. (ua)



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