La Nuova Sardegna

Una pianta eclettica: non si butta nulla

Una pianta eclettica: non si butta nulla

Cioccolato e grissini, ma anche prodotti per salute, igiene, cosmesi e bioedilizia

30 maggio 2018
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OLMEDO. Per la canapa sativa vale il discorso che di solito si fa per la carne di maiale: non si butta via niente. La filiera della lavorazione consente infatti di utilizzare ogni parte, dai semi alle infiorescenze fino al fusto. E gli impieghi sono i più disparati: dal cibo alla bioedilizia. La lista dei prodotti a base di canapa immessi nel mercato sardo partono dagli articoli da bagno, come saponette o creme di canapa e melograno, e continuano con una sfilza incredibile. In pratica la canapa si può mettere ovunque.

Il grosso della produzione riguarda la parte alimentare. I semi vengono utilizzati per fare una farina che può essere mescolata praticamente in tutti i prodotti che ne prevedono l’utilizzo: pane, pizza, dolci, pane, grissini. C’è anche il caffè o la tisana, quest’ultima con un effetto simile a una camomilla spinta. Sul lato dei dolciumi svetta la barretta di cioccolato, ma vengono prodotti anche i semi pralinati e varie confetture.

La Cannastyle sta inoltre lavorando per lanciare una linea di chewing-gum, le piadine, la birra e il panettone. Il comune denominatore è la presenza del cannabidiolo (Cbd), una molecola che ha un effetto sedativo e quindi allevia vari dolori e sintomi. I suoi usi officinali superano quelli di qualsiasi altro cannabinoide. E sono molto utili per la riduzione o la prevenzione di infiammazioni e nausea, alcolismo, artriti, patologie cardiovascolari, ansia. Funziona bene anche come antidolorifico per gli spasmi muscolari.

Ma la canapa è molto utilizzata anche nella bioedilizia così come nell’industria tessile. Nel settore edile, i prodotti possono essere ricavati sia dal fiore che dal fusto sono molti: cere, vernici, pannelli isolanti, intonaci e anche blocchi prefabbricati. (s.sant.)



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