La Nuova Sardegna

grazie al codacons 

Titoli spazzatura Bnl: risarcito un pensionato che li aveva comprati

CAGLIARI. Qualche volta le banche perdono le cause e i loro clienti sorridono: è accaduto in questi giorni, quando la Bnl ha dovuto restituire a un pensionato cagliaritano i risparmi investiti tra il...

01 giugno 2018
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CAGLIARI. Qualche volta le banche perdono le cause e i loro clienti sorridono: è accaduto in questi giorni, quando la Bnl ha dovuto restituire a un pensionato cagliaritano i risparmi investiti tra il 2000 e il 2002 negli ormai famigerati titoli spazzatura, i bond Argentina e i titoli Cirio, Parmalat e Giacomelli. E’ stato il giudice Antonio Dessì a dare ragione all’avvocata e presidentessa del Codacons Sardegna, Diana Barrui, e a ordinare che l’istituto di credito restituisse al cliente i 19 mila euro investiti impropriamente a suo tempo cui sono stati aggiunti interessi legali per 6000 euro. La banca ha già ottemperato alla sentenza e i soldi sono già tornati nelle tasche del pensionato. La tesi difensiva accolta dal tribunale riguarda la fase dell’investimento: «Nessuno aveva avvisato l’utente della rischiosità di tali titoli - scrive il Codacons in una nota - venduti senza la sottoscrizione del contratto quadro, quindi senza nessuna profilatura del cliente».

Nella sentenza si legge che la ragione del contratto quadro sta nel «mettere l’investitore in grado di valutare preventivamente, attraverso le informazioni fornitegli dal professionista, la natura, le caratteristiche, i rischi specifici legati allo strumento finanziario acquistato attraverso l’intermediario e quest’ultimo in grado di valutare, attraverso la previa profilatura del cliente, se l’operazione che gli si richiede di eseguire sia o meno adeguata». In questo caso il contratto mancava e il pensionato aveva acquistato i titoli, rischiando tutti i risparmi, senza sapere a cosa sarebbe potuto andare incontro. Col passare dei mesi la verità è emersa: quei titoli erano spazzatura, i soldi investiti erano stati ingoiati dal mercato finanziario senza che l’anziano risparmiatore potesse fare nulla. Tranne un ricorso, presentato nel 2013 attraverso il Codacons, che a distanza di sedici anni ha dato i suoi frutti. Qualche volta c’è un giudice a Berlino. (m.l)

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