La Nuova Sardegna

Con Paolo Savona la Sardegna di nuovo presente nel Governo

Alessandro Pirina
Paolo Savona
Paolo Savona

L'ultimo è stato il sassarese Arturo Parisi alla Difesa, nel 2008

02 giugno 2018
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SASSARI. Con Paolo Savona l'isola ritorna al governo. Erano dieci anni che la Sardegna non aveva un ministro. L'ultimo era stato Arturo Parisi, titolare della Difesa nel secondo esecutivo guidato da Prodi. Ma negli ultimi anni l'isola non era rappresentata neanche da un sottosegretario. Dopo le dimissioni di Francesca Barracciu dal governo Renzi la casella isolana era rimasta scoperta. Dalla nascita della Repubblica la Sardegna può contare due presidenti del Consiglio, 16 ministri e 35 sottosegretari. I primi sardi al governo sono Antonio Segni e Velio Spano, ministro e sottosegretario all'Agricoltura nel governo De Gasperi. Segni guida il dicastero anche nei governi successivi, per poi passare alla Pubblica istruzione, alla Difesa, all'Interno, agli Esteri, fino all'approdo a Palazzo Chigi. Insieme a Francesco Cossiga è l'unico sardo a essere diventato presidente del Consiglio (oltre che presidente della Repubblica).

Negli anni '50 il tempiese Antonio Azara è ministro della Giustizia e Antonio Maxia, originario di Aritzo, delle Poste. Negli anni '60 il nuorese Salvatore Mannironi è ministro della Marina Mercantile nei governi Rumor e Colombo. Sono poi gli anni di Cossiga, ministro degli Interni con Moro e poi con Andreotti nei giorni del sequestro del presidente della Dc. L'oristanese Lucio Abis sarà negli esecutivi di Spadolini e Fanfani. Il bittese Ariuccio Carta ministro della Marina mercantile nominato da Craxi, mentre Giovanni Marongiu, di Cabras, viene scelto per il Mezzogiorno da Andreotti.

Negli anni '90 il governo Ciampi schiera il cagliaritano (e attuale ministro) Paolo Savona all'Industria. Il sassarese Sergio Berlinguer sarà ministro per gli Italiani nel mondo del primo Berlusconi, mentre Dini porta al governo il cagliaritano Giovanni Motzo e il siniscolese Giovanni Coronas. Col centrosinistra saranno ministri il sassarese Luigi Berlinguer e il cagliaritano Oliviero Diliberto, mentre con Berlusconi l'ittirese Beppe Pisanu avrà per anni la guida del Viminale. Su 65 governi sono 6 quelli senza neanche un sardo al loro interno (De Gasperi VIII, Leone I, Andreotti I, Rumor V, Monti e Gentiloni). L'esecutivo più filo sardo è stato invece il Prodi II: un ministro (Parisi) e 5 sottosegretari (Scanu, Manconi, A. Casula, E. Casula, Dettori). Solo due invece le donne sarde al governo in 72 anni di Repubblica: Maria Cocco alla Sanità nel Leone II e appunto la Barracciu con Renzi.

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