La Nuova Sardegna

Giorgione alla scoperta dell'isola dei sapori

Roberto Sanna
Lo chef Giorgione a Bortigiadas
Lo chef Giorgione a Bortigiadas

Il re della cucina "laida e corrotta" registrerà in Sardegna due puntate della sua trasmissione in onda sul canale del Gambero Rosso

02 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. "Olio, come se piovesse". "Un nonnulla di pepe". Una cucina "laida e corrotta". Il tutto, stavolta, con ingredienti sardi cucinati alla sua maniera alle pendici del Limbara. Giorgio Barchiesi, in arte "Giorgione", il cuoco più anticonvenzionale della tv italiana sbarca per la prima volta in Sardegna col suo programma di culto "Giorgione orto e cucina" in onda sul canale satellitare del Gambero Rosso dal 2012. Se Masterchef è la sublimazione dell'impiattamento, dei piatti creativi, degli slogan e delle immagini patinate, il suo programma è esattamente ilo contrario: cucina al limite del rustico (e a volte anche oltre), linguaggio sulla stessa linea con le puntate registrate in presa diretta, piatti riempiti senza pietà magari col cibo cucinato sulla stufa a legna. Su una cosa sola Giorgione non transige: gli ingredienti devono essere di prima scelta, recuperati da piccoli produttori e sempre all'insegna della qualità.

In questo contesto non poteva mancare un viaggio in Sardegna, regione che conosce bene e frequenta con assiduità: per esempio, nello scorso weekend è stato uno dei protagonisti del Girotonno di Carloforte. Il suo ritorno nell'isola adesso ha un'altra motivazione: girare due puntate della sua trasmissione, finora ambientata in quasi tutti gli angoli dell'Italia gastronomica ma mai in Sardegna. La troupe del Gambero Rosso arriverà in Sardegna domenica e si tratterrà fino alla fine della settimana. La base sarà il ristorante Golden Gate di Bortigiadas, che farà anche da set alle riprese delle puntate e dove martedì Giorgione si esibirà in un cooking show nel quale riproporrà il piatto presentato al Girotonno, ovvero la "Griccia di tonno rosso secondo Giorgione". Lo chef del Golden Gate Gianfranco Pulina sarà poi la sua guida in una battuta di caccia alla ricerca degli ingredienti che saranno poi i veri protagonisti della trasmissione: Giorgione visiterà il caseificio Sa Mura bianca di Nulvi, il salumificio di Michelangelo Salis a Ploaghe, le aziende di carciofi e Olio di Tore Sanna, vicepresidente della Coldiretti, a Ittiri, l'Accademia Olearia di Alghero e le tenute del vermentino Siddura a Luogosanto.

Le materie prime giuste, insomma, per una versione "laida e corrotta" della gastronomia sarda. Di sicuro Giorgione non farà prigionieri: «Mi inchino davanti ai grandi chef, ma con loro non c'entro nulla - dice sempre -; io sono un oste, se venite nel mio locale in Umbria mangiate solo quello che vi propongo e pagate meno di 30 euro. Non creo piatti, in compenso so di cosa saprà il mio cibo: tutto parte dalla materia prima, poi se vogliamo nobilitarla o anche scempiarla è un'altra cosa».

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative