La Nuova Sardegna

Sul corpo lividi e sangue si fa largo l’ipotesi omicidio

di Gian Carlo Bulla
Sul corpo lividi e sangue si fa largo l’ipotesi omicidio

Il 26enne di Quartu ritrovato cadavere in campagna, oggi l’autopsia Il mistero: un amico di Paulis ricoverato in ospedale in stato confusionale

02 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





MARACALAGONIS . Potrebbe essere stato aggredito e assassinato. Tutti i dubbi saranno fugati dall’autopsia, che verrà effettuata questa mattina nell’istituto di medicina legale del policlinico di Monserrato dall’anatomopatologo Roberto Demontis, e che accerterà le cause della morte di Luca Paulis, l’operaio incensurato di 26 anni di Quartu Sant’Elena rinvenuto cadavere nelle campagne di Maracalagonis ad alcune centinaia di metri dal centro abitato, in un terreno non lontano da una pizzeria. A fare la macabra scoperta è stato, nel pomeriggio di giovedì, un agricoltore di Maracalagonis che ha allertato il 112. I carabinieri insieme ai familiari e ad alcune associazioni di volontariato erano già alla ricerca del ragazzo dopo la denuncia presentata giovedì mattina da, Elena Aversa, la madre, preoccupata per il suo mancato rientro a casa nonostante le avesse annunciato al telefonato che stava per arrivare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Maracalagonis, del nucleo operativo della compagnia di Quartu Sant’Elena, e del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari che hanno avviato le indagini per accertare le cause della morte. I militari coordinati dal maggiore Valerio Cadeddu non escludono nessuna ipotesi. Luca Paulis non sarebbe morto di morte naturale. Potrebbe essere stato vittima di un brutale pestaggio o di un regolamento di conti, come fanno pensare alcune ecchimosi e la presenza di sangue che sarebbero state rilevate. Questa è una delle ipotesi ma non l’unica. I carabinieri intanto stanno anche indagando su un altro episodio. P.M., un operaio di 47 anni di Maracalagonis, che abita nei pressi del luogo in cui è avvenuto il rinvenimento del cadavere, è stato trovato martedì notte in stato confusionale e trasportato in ospedale a Cagliari dove si trova ricoverato. Pare non abbia ferite evidenti ma si ipotizza che i due episodi siano collegati. Pare che la vittima e l’operaio si conoscessero e si frequentassero. Luca Paulis lavorava nell’azienda di famiglia, specializzata nello spurgo di fognature e pozzi neri. «Un ragazzo laborioso e senza grilli per la testa – è stato definito da una ragazza che lo conosceva e che ha chiesto di mantenere l’anonimato. La tragedia ha provocato incredulità e commozione sia a Quartu Sant’Elena che a Maracalagonis, dove la vittima ha vissuto insieme alla madre dal 2006 al 2015 . «Stiamo seguendo diverse piste, non stiamo tralasciando nulla – afferma il maggiore Valerio Cadeddu –. I risultati della perizia necroscopica ci daranno le risposte che cerchiamo».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative