La Nuova Sardegna

Studente di Calangianus annega nel lago di Como

di Marco Bittau

La vittima, 22 anni, viveva a Milano. L’incidente è l’ipotesi più accreditata

03 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





CALANGIANUS. Uno studente di Calangianus, Antonio Pittorru, 22 anni, ieri mattina è annegato nelle acque limacciose del lago di Como. Ancora da accertare la causa della tragedia, ma l’ipotesi più credibile è che il ragazzo sia caduto in acqua mentre percorreva il lungolago davanti a Villa Geno. Ipotesi supportata, come riferisce il Giornale di Como.it, anche da alcune testimonianze. Antonio Pittorru, infatti, sarebbe stato visto da alcuni passanti mentre cadeva nelle acque del Lario.

Il giovane di Calangianus studiava a Milano, all’Accademia di Belle arti di Brera, e probabilmente aveva approfittato del ponte festivo del 2 giugno per fare una gita sul lago di Como. La famiglia Pittorru è molto conosciuta e stimata a Calangianus e a Tempio. Il padre Paolo è un funzionario del Banco di Sardegna, in passato era stato anche presidente della Pro loco e dirigente del Calangianus calcio. Una famiglia tranquilla e una vita serena. Fino alla tragedia di ieri mattina.

A Como l’allerta è scattato poco prima di mezzogiorno. Teatro della vicenda viale Geno, sul lungolago del capoluogo, poi chiuso al traffico per agevolare le operazioni di soccorso. Sul posto sono arrivati l’autoambulanza del servizio di pronto soccorso e la Croce rossa di Cernobbio, i carabinieri di Como, i vigili del fuoco e le squadre d’intervento del Soccorso fluviale, con alcuni sommozzatori.

A dare l’allarme sono stati proprio i passanti che hanno visto cadere in acqua Antonio Pittorru. I testimoni della scena hanno raccontato di aver sentito il tonfo della caduta in acqua. Immediatamente uno dei passanti, un giovane comasco, si è anche gettato in acqua per cercare di aiutarlo, ma invano. Dello studente di Calangianus nessuna traccia, inghiottito dall’acqua. Inutile il tentativo del soccorritore. Nel frattempo sono stati chiamati i soccorsi che però, quando sono arrivati sul posto, nulla hanno potuto fare se non recuperare il corpo ormai senza vita del giovane.

Sulla dinamica della tragedia gli inquirenti stanno ancora lavorando, anche se le testimonianze raccolte sembrerebbero escludere l’ipotesi che il giovane si sia lanciato volontariamente in acqua. È possibile che la caduta sia stata accidentale oppure che Antonio Pittorru sia stato colto da un malore. Una cosa è certa: insieme al giovane sul lungolago del lago di Como non c’era nessuno. Sul marciapiede è stato ritrovato il suo zaino con i documenti, ma non il telefono cellulare.

Sotto choc intanto la comunità di Calangianus che ieri si è stretta intorno alla famiglia Pittorru. «Un dolore inimmaginabile e incomprensibile per noi – ha postato su Facebook il sindaco Fabio Albieri – stringiamoci con la vicinanza e la preghiera intorno al padre, alla madre e al fratello. Ciao Anto’».

©RIPRODUZIONE RISERVATA



In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative