La Nuova Sardegna

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Fallimento Metide assolti i dirigenti Carta, Spanu e Balata

SASSARI. Dopo la citazione diretta a giudizio, per i tre imputati Rinaldo Carta (di Sassari), Mauro Spanu (di Cagliari) e Carlo Balata (di Tempio) è arrivata ieri l’assoluzione dall’accusa di...

07 giugno 2018
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SASSARI. Dopo la citazione diretta a giudizio, per i tre imputati Rinaldo Carta (di Sassari), Mauro Spanu (di Cagliari) e Carlo Balata (di Tempio) è arrivata ieri l’assoluzione dall’accusa di appropriazione indebita «perché il fatto non sussiste». Era questa l’ipotesi di reato contestata ai tre che avevano avuto incarichi dirigenziali (i primi due come amministratori e il terzo come presidente) nella Metide srl, dichiarata fallita nel 2016 dal tribunale di Sassari. In seguito a una serie di querele presentate da un gruppo di lavoratori le indagini avevano accertato che somme destinate al Fondo pensione per un importo complessivo di 269.799,33 euro, negli ultimi anni non erano state versate. La Metide era una partecipata del gruppo Cedi Sardegna, l’azienda di distribuzione di alimentari che aveva la massima attività nel punto merci di Codrongianos. «Nella errata supposizione – era la tesi difensiva – che le somme fossero già materialmente e giuridicamente appartenenti al fondo anziché all’impresa (pur obbligata a versarle), il loro omesso versamento è stato ritenuto “appropriazione indebita di cose altrui”». Gli imputati (Carta era difeso da Pietro Diaz, Balata da Maurizio Careddu e Spanu da Rita Dedola) sono stati assolti prima ancora del dibattimento.

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