La Nuova Sardegna

Spunta una cordata sarda per rilevare la Keller

di Luciano Onnis
Spunta una cordata sarda per rilevare la Keller

Scomparsi i cinesi, la CoGema presenta un’offerta a Regione e Consorzio La consociata è specializzata nella costruzione di impianti industriali

08 giugno 2018
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VILLACIDRO . C’è ufficialmente un acquirente della Keller Elettromeccanica. Scomparsi i cinesi della Crrc Zhuzhou Locomotive Ltd, ecco che si materializzano i sardi del consorzio CoGeMa, sede operativa a Macchiareddu e legale a Cagliari. È una consociata specializzata nella manutenzione, costruzione e assistenza di impianti industriali, nata nel 2015 dall’unione di Termomeccanica Energia, Elastomeccanica, Deltapi, Marine Tecnlogy Service, Sardinia Rent e Mida Charter, e opera con le sue consorziate nel campo della carpenteria pesante e piping, riporti su materiali, torniture. Il consorzio ha presentato un piano economico di acquisizione all’assessorato regionale dell’Industria e al Consorzio industriale di Villacidro, diventato quest’ultimo proprietario dello stabilimento dopo il fallimento della società in base a una clausola che gli dava diritto a rientrare in possesso dei beni immobili del ramo aziendale qualora fosse cessata l’attività produttiva, cosa avvenuta una decina di anni fa e con la fabbrica chiusa definitivamente nel 2011. In pratica, secondo quanto descritto nel piano presentato da CoGeMa servono 15,5 milioni di euro per riaprire la fabbrica e riavviare la produzione e la manutenzione di carrozze ferroviarie. Tutti gli aspetti dell’operazione, che già sono illustrati nel piano economico di acquisizione di 43 pagine, dovranno essere esaminati nel dettaglio in un tavolo tecnico fra parte acquirente, Regione e Consorzio industriale. Un piano che al momento non dà però risposte importanti, per primo quale sarà la partecipazione finanziaria dell’acquirente e quale invece dovrà essere il contributo che la Regione ha messo in campo per il riavvio e il rilancio della fabbrica, che assumerà la denominazione di Nuova Keller. Ci vorranno circa undici mesi per mettere in condizioni lo stabilimento di ricominciare a costruire mezzi rotabili, con l’impiego non ancora determinato di personale da attingere dall’organico di 240 unità di ex dipendenti Keller, di cui 160 sono attualmente disoccupati e privi di ammortizzatori sociali, mentre i restanti risultano in mobilità ordinaria con scadenza la fine del 2018. Tutto è però ancora sulla carta e il piano dovrà passare al vaglio dei sindacati. Dopo una prima lettura del piano d’acquisto, emerge una moderata soddisfazione e qualche perplessità. «Il piano presentato dal consorzio CoGeMa – commenta Gian Luigi Marchionni, segretario territoriale della Cgil e reggente della Fiom, di cui è stato a lungo leader nel recente passato - deve essere sicuramente approfondito perché oltre a rilevare una stima di costi per il riavvio molto importante, necessita di capire, con certezza, quali commesse ha a disposizione per essere immediatamente lavorate e inoltre bisogna capire quale sarà la reale proposta di offerta fatta per l'acquisto visto che viene richiamato il fatto che sarà discussa tra la Nuova Keller, il consorzio industriale di Villacidro e la Regione Sardegna». La posizione del sindacato? «La Fiom resta prudente - prosegue Marchionni -, ma in ogni caso la proposta dovrà essere subito discussa a livello ministeriale insieme alla Regione, anche per consentire di riaprire la discussione sulle eventuali proroghe degli ammortizzatori in deroga che per tanti lavoratori sono scaduti dal dicembre scorso col disagio sociale che non si può nemmeno immaginare. Aspettiamo che il Governo ci convochi al più presto e che se veramente faranno ricorso al reddito di cittadinanza che lo rendano subito efficace».

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