La Nuova Sardegna

Spano: bonifiche concluse entro la fine del 2019

Spano: bonifiche concluse entro la fine del 2019

L’assessore regionale all’Ambiente assicura tempi brevi per il risanamento Per l’area dell’ex Arsenale ci sono a disposizione risorse per 35 milioni di euro 

10 giugno 2018
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SASSARI. Dove la giustizia non arriva, si muoverà la Regione, con le sue forze e i suoi poteri. La certezza, dice l’assessore regionale all’Ambiente Donatella Spano, è che La Maddalena sarà ripulita dai veleni lasciati dalla cricca. Lo specchio d’acqua di fronte all’ex Arsenale e gli interni della struttura che doveva essere il fiore all’occhiello del G8 delle beffe, saranno restituiti alla comunità dopo un accurato intervento di bonifica. L’altra promessa è che si farà in fretta: la nomina di Pigliaru a commissario straordinario per l’emergenza serve proprio ad accelerare i tempi. L’obiettivo è consegnare l’area rimessa a nuovo entro la fine del 2019.

Le risorse. A disposizione, dice l’assessore Spano, ci sono «risorse per complessivi 35 milioni di euro. Una parte sono stati assegnati dalla Regione al Comune della Maddalena insieme alla delega per la loro gestione: si tratta di 10, 8 milioni di euro – metà stanziati dal ministero dell’Ambiente, l’altra metà derivanti dal Fondo sviluppo e coesione 2007-2013 – che saranno destinati alla bonifica della porzione a mare davanti all’ex Arsenale. L’amministrazione ha già effettuato il bando di gara europeo per la progettazione e l’esecuzione dei lavori – aggiunge l’esponente della giunta Pigliaru – ed è stato individuato l’aggiudicatario provvisorio. Il cronoprogramma prevede la conclusione dell’intervento entro la fine del 2019». C’è poi l’altra quota di risorse destinate alle bonifiche: «Sono i 20,4 milioni all’interno dei 50 complessivi stanziati per La Maddalena con il Patto per la Sardegna», ricorda l’assessore. Gli oltre 20 milioni saranno utilizzati per la bonifica sterna della darsena dell’ex Arsenale e delle aree adiacenti, mentre i 30 serviranno per promuovere il rilancio delle attività produttive.

Le verifiche. Sull’area da bonificare è stato eseguito il piano di caratterizzazione per stabilire il tipo di interventi necessari. L’operazione, costata circa 400mila euro e disposta dai tecnici dell’Arpas, ha confermato la presenza di una situazione molto compromessa per la presenza di materiali e residui altamente inquinanti: amianto, idrocarburi e un lungo elenco di altri veleni.

I tempi. In seguito alla nomina di Pigliaru come commissario straordinario, avvenuta a fine maggio, la partita bonifiche ha subìto una accelerazione importante. «La gestione commissariale consente di accorciare i tempi – dice l’assessore Spano – per questo l’ufficio del commissario è già stato costituito e i tecnici sono al lavoro per elaborare il programma di interventi. Le due fasi, quella gestita dal Comune e quella portata avanti con i fondi del Patto della Sardegna, possono procedere simultaneamente con l’obiettivo di arrivare insieme al traguardo. Grazie a questa azione entro la fine del 2019 contiamo di mandare in archivio la grave situazione di abbandono alla Maddalena restituendo alla comunità un ambiente risanato e sicuro per la popolazione». (si. sa.)

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