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Arru: senologia da potenziare le 3 strutture mai in discussione

Arru: senologia da potenziare le 3 strutture mai in discussione

SASSARI. Trattenuto a Nuoro da un impegno improvviso e non rinviabile, non ha potuto incontrare la presidente dell’associazione Europa Donna Italia, Rosanna D’Antona. A fare le sue veci c’era il...

12 giugno 2018
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SASSARI. Trattenuto a Nuoro da un impegno improvviso e non rinviabile, non ha potuto incontrare la presidente dell’associazione Europa Donna Italia, Rosanna D’Antona. A fare le sue veci c’era il capo di gabinetto Alfredo Schirru, che ha ribadito quanto già detto dall’assessore Arru durante un precedente incontro. Cioè l’estrema sensibilità da parte della Regione nei confronti della chirurgia senologica e il massimo impegno per fare in modo che le tre breast unit previste nella rete ospedaliera siano operative quanto prima Cagliari, Sassari e Nuoro e di dotarle di tutte le figure previste dalle linee guida nazionali. «Per Sassari si sta provvedendo alla riorganizzazione per migliorare il servizio e subito dopo si lavorerà per potenziare quella di Nuoro», ha detto Schirru. Per quanto riguarda le preoccupazioni sull’accorpamento al Businco di Cagliari, l’assessore Arru ha già garantito tempo fa che la breast unit, la più grande della Sardegna e per questo centro di riferimento regionale, non sarà messa in discussione. E a proposito della nomina del coordinatore, ha ricordato che si tratta di una competenza del direttore generale, sulla quale la Regione non deve e non può interferire. Ma «gli atti di natura amministrativa non possono in alcun modo sovvertire la volontà politica che è quella di aprire la breast unit a Cagliari e potenziare la senologia. La direzione resta quella tracciata, le preoccupazioni non hanno ragione di esistere». L’accorpamento, già operativo, non inficerà in alcun modo la nascita di una struttura considerata fondamentale. A dirlo sono innanzitutto i numeri: oltre 700 i casi all’anno trattati all’ospedale Businco a fronte del minimo di 150 previsto per l’istituzione della breast unit e una specializzazione acquisita negli anni nel trattamento del carcinoma alla mammella al punto da diventare la settima senologia in Italia. Ma c’è anche un altro dato che invita a fare in fretta: la mobilità extra regionale è salita in due anni dall’11 al 15 per cento. Sempre più donne vanno a curarsi oltre mare per ridurre i tempi d’attesa. Per questo una struttura a loro dedicata è considerata cruciale. Argomenti sui quali l’assessore Arru ha garantito il massimo impegno da parte della Regione. (si. sa.)

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